Due outsider in cerca di evasione

Elisabetta Gatto

 

Félix & Meira di Maxime Giroux mette in scena la storia di due outsider, entrambi incapaci di accettare le regole imposte dai rispettivi microcosmi.

Félix decide di non conformarsi all’idea di futuro che il padre, ricchissimo, aveva in mente per lui. Ancora più soffocata dall’obbedienza a norme che non sente sue è Meira, che vive in una comunità di ebrei chassidici a Montréal con il marito, rigido ed estremamente esigente, e una figlia piccola. Eccentrica per gli altri membri della comunità, si rifugia nella musica soul e in piccole “disobbedienze”. Fino a quando incontra Felix: l’uno per l’altra diventano la concretizzazione del desiderio di evadere. Molto raffinati i simboli di questa condizione: la trappola per topi per identificare lo stato d’animo di Meira nella sua casa-prigione, i jeans che sceglie di indossare per provare a mettersi “nei panni di” una donna più libera.

Félix rappresenta per lei una nuova possibilità, Meira per lui un porto sicuro.

Si scoprono, si sfiorano, si aggrappano l’uno all’altra. È una storia sospesa: allo spettatore non è dato di conoscere quanto si avvicineranno. Anche il giudizio è sospeso: gli anti-eroi, come il marito di Meira e il padre di Félix, hanno la loro occasione di riscatto.

Al Torino Film Festival, Premio per la miglior attrice a Hads Yaron nei panni di Meira (ex aequo con Sidse Babett Knudsen in “The Duke of Burgundy”) e Premio per il miglior attore a Luzer Twersky nei panni del marito.

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