La lotta al riscaldamento globale del pianeta non si fa solo con decisioni dall’alto o con innovazioni tecnologiche delegate agli “addetti ai lavori”. “Cambiare il sistema”, e non il clima, come dice uno degli slogan dei manifestanti giunti nella capitale danese per seguire la COP15, richiede partecipazione, collaborazione, consapevolezza, condivisione di obiettivi, nuove professionalità e rinnovamento di quelle esistenti.
Ci vuole insomma – accanto a una più decisa azione a livello di politiche nazionali e internazionali – una grande azione culturale, di formazione, di informazione, di sensibilizzazione a livello globale. L’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile sono appunto gli strumenti indispensabili per un’azione di questo tipo.
C’è pertanto da augurarsi che la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico in corso a Copenhagen lanci anche un forte appello a rafforzare l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità, inserendola tra gli impegni richiesti ai Governi di tutto il mondo.