Non Conventional Water Resources nel Mediterraneo: una nuova cultura dell’acqua

Durante il periodo della Giornata Mondiale dell’Acqua 2016, diventiamo ambasciatori del cambiamento. Affrontiamo la scarsità d’acqua con opzioni non convenzionali!
Atene, 17 marzo 2016 – Il Mediterraneo è tra le regioni più aride del mondo.
Ospitando più del 50% della popolazione mondiale con scarsità d’acqua, il che significa 180 milioni su 460 milioni di abitanti, la regione detiene solo il 3% delle risorse di acqua dolce del mondo. Le isole del Mediterraneo non fanno eccezione: Malta e Cipro sono i paesi più poveri d’acqua in Europa, mentre un gran numero di isole greche e italiane dipendono da una  costosa desalinizzazione e dai trasferimenti d’acqua mediante navi cisterna per rispondere alle loro necessità.
Mentre alcune sfide sembrano essere al di là delle nostre capacità, tutti possiamo contribuire quotidianamente con il nostro stile di vita per alleviare la pressione sulle risorse idriche.
In questo video trovate alcune delle proposte di azioni e soluzioni possibili per ognuno di noi:

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http://www.gwp.org/GWP-Mediterranean/gwp-in-action1/News-List-Page/Non-Conventional-Water-Resources-in-the-Mediterranean-A-new-water-culture-on-the-rise/

il 22 marzo “La Giornata Mondiale dell’acqua”

La Giornata Mondiale dell’Acqua è una ricorrenza internazionale che offre l’opportunità di conoscere meglio le problematiche legate all’acqua e di comunicare agli altri di agire per fare la differenza. La Giornata Mondiale dell’Acqua nasce alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo del 1992, in cui è stata posta l’esigenza di istituire un osservatorio internazionale sull’acqua. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha risposto con la designazione del 22 marzo 1993 come prima Giornata Mondiale dell’Acqua. Da allora si svolge ogni anno.

Perchè una giornata per l’acqua?

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, le persone mostrano in tutto il mondo che si preoccupano e che hanno il potere di fare la differenza. È l’occasione per informarsi e per agire, cambiare le cose. Quest’anno ci si concentrerà sul potere che l’acqua e l’occupazione a essa legata hanno nel trasformare la vita delle persone. Quasi tutte le forme di lavoro al mondo sono legate all’acqua e all’approvvigionamento idrico. Tuttavia milioni di persone che lavorano in questo settore spesso non godono di riconoscimento e accade che non siano nemmeno tutelate dai diritti fondamentali dei lavoratori. Dobbiamo impegnarci affinchè questo possa cambiare!

Scala Mercalli, terza puntata dedicata all’oro blu

È “l’oro blu”, l’acqua, il tema della terza puntata di Scala Mercalli, il programma “ambientalista” condotto da Luca Mercalli dalla Fao di Roma. Desertificazione, inquinamento, plastica e innalzamento del livello dei mari ci attendono sabato 12 marzo alle 21.45 su Rai3.
Nonostante il nostro pianeta ne sia ricchissimo, solo il 2,5% dell’acqua è dolce e, di questa, la maggior parte è congelata nei ghiacciai, specialmente in quelli polari. Inoltre, a causa del riscaldamento globale e dell’inquinamento, l’acqua a nostra disposizione è sempre più scarsa ma, soprattutto, sempre più contaminata.
Si parte dagli Stati Uniti, dove la siccità e l’eccessivo prelievo d’acqua negli ultimi decenni hanno quasi interamente prosciugato il Colorado River, uno dei fiumi più lunghi d’America. Inoltre l’inquinamento sta avvelenando il Lago Titicaca, tra Perù e Bolivia, una delle più importanti riserve d’acqua dolce dell’America Latina.
Poi in Etiopia, per raccontare i danni ambientali che sta causando la costruzione della grande diga Gibe III, che costringerà gli abitanti ad abbandonare le terre in cui vivono in armonia con la natura da migliaia di anni. Infine vedremo come anche gli immensi oceani stiano subendo le conseguenze dell’inquinamento. Lo stesso CO2 che provoca l’effetto serra è, infatti, anche responsabile dell’acidificazione dei mari, con conseguenze drammatiche per gli organismi acquatici, come mostra il laboratorio della Scripps Institution in California. Come sempre, però, Scala Mercalli si concentrerà anche sulle possibili soluzioni a questi problemi. 

Scala Mercalli: il cambiamento climatico visto da vicino

Forte accento “etico” nella seconda edizione della trasmissione “ScalaMercalli”.
Prove allarmanti di un processo che accelera, ma anche esempi di possibili soluzioni
 
di Pier Luigi Cavalchini
 
 
Questa seconda edizione di “ScalaMercalli” con Luca Mercalli a fare, come sempre, da conduttore, si apre con una puntata (in tutto saranno sei) tutta incentrata sui “cambiamenti climatici” e su come si potrebbe tentare un’inversione di tendenza. Le notizie che ci vengono fornite, documentate e di qualità, ci confermano una situazione drammatica per l’aumento delle temperature (il 2015 appena passato è al top delle misurazioni di sempre), con mari che si innalzano, ghiacciai che si ritirano o, addirittura, si sciolgono frammisti al terreno come nella Siberia di oggi. L’apertura vera e propria è sul l’accorato appello di Papa Francesco al Palazzo dell’ONU che ci ricorda, una volta ancora, la stretta dipendenza tra benessere fisico e mentale dell’umanità e la biosfera in cui si trova a vivere. I riferimenti alla recente enciclica “Laudato si’” sono correttamente riportati e servono come buon viatico.
 
Emirati Arabi: il futuro (a due facce) senza petrolio
 
E proprio per raccomandarci una maggiore attenzione ai nostri comportamenti vengono presentati – nella stessa serata – due diversi modi di vivere la modernità, in una zona al limite del sopportabile, il deserto arabico.

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Giornata mondiale delle zone umide

Il 2 febbraio, in più di 80 paesi nel mondo, si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide.

L’evento ricorda la storica approvazione della convenzione di Ramsar (Iran) del 2 febbraio 1971, che per la prima volta poneva le basi per una gestione condivisa delle zone umide, volta alla loro conservazione.
Le zone umide, infatti, che sono per definizione le paludi e gli acquitrini, le torbiere o i bacini naturali o artificiali, sono una fonte ricchissima di biodiversità. Una biodiversità floristica ma soprattutto faunistica, composta da specie di uccelli acquatici del tutto caratteristiche di questi ambienti.
Le zone umide, inoltre, svolgono degli importantissimi servizi ecosistemici in quanto concorrono a funzioni di regolazione (inquinamento, salinità delle acque costiere, erosione, apporto di nutrienti) oltre che di supporto alle attività agricole e di interesse culturale e turistico.
È più che mai importante, quindi, celebrare questa giornata per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni alla cura e alla difesa di questi ambienti, che sono essenziali per il mantenimento della biodiversità e per la lotta al cambiamento climatico.

Di seguito il cartoon realizzato da MedWet.org per celebrare la giornata.

Versione inglese (click sul tasto “CC” per i sottotitoli)

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Versione francese (click sul tasto “CC” per i sottotitoli)

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La Blue Economy riparte da Napoli

Il mare che con la sua ‘blue economy’ conta 5,4 milioni di persone impiegate e un valore aggiunto lordo creato di quasi 500 miliardi di euro all’anno. Con la previsione di ulteriori margini di crescita da qui al 2020. Una risorsa strategica per occupazione, nuovi mestieri, economia e ricerca.Se ne parlerà a ‘Orizzonte Mare: Ricerca, Innovazione e Formazione’, evento di discussione che si svolge il 14 e 15 dicembre presso il Centro Congressi della Stazione Marittima ‘Terminal Napoli’ del capoluogo campano.
Due giornate di contributi scientifici e interventi istituzionali, mirati alla definizione di nuovi scenari per l’economia del comparto e alla valutazione dell’impatto di innovazione e investimenti in formazione sul Paese e sul Meridione. Nell’ambito dei momenti di formazione, duecento studenti degli istituti nautici della regione saranno impegnati in workshop dedicati agli strumenti più innovativi della ricerca oceanografica (Side Scan Sonar, Magnetometro, Sonda Ctd, Veicolo filoguidato subacqueo Rov – Remotely Operated underwater Vehicle).

fonte (http://www.improntaunika.it/)

 

Venezia ci ricevi?

Così si intitolaì la Camminata-Manifestazione promossa dal Comitato Acqua Bene Comune Belluno che si è tenuta domenica 13 dicembre  2015 sul Col Visentin, per rendere visibile, anche da Venezia, sede della Regione Veneto, la determinazione in difesa dei fiumi, dei torrenti e dei rii, messi sotto attacco dagli speculatori dell’idroelettrico.
In tutta Italia ad oggi sono state presentate domande per circa 2000 “centraline” di cui oltre 150 nella sola Provincia di Belluno, dove l’artificializzazione dell’asta della Piave è già del 90 per cento, record negativo europeo. Una vera grande opera, non concentrata in un unico luogo ma diffusa su tutto il territorio bellunese. Quasi tutti i progetti prevedono impianti Mini e Micro, inferiori al megawatt e quindi con un apporto energetico complessivamente irrisorio rispetto al fabbisogno nazionale. Si calcola che in Italia gli impianti Mini e Micro siano circa 1900 e coprano un millesimo del fabbisogno energetico nazionale. Attualmente, ci sono altri 1700 impianti di queste dimensioni in istruttoria, tra le quali le 150 richieste ricadenti in provincia di Belluno. Se realizzate, l’apporto energetico crescerebbe complessivamente solamente di un altro misero millesimo. Di un nulla, quindi, soprattutto se paragonato al significativo e oggettivo impatto che, invece, questi progetti hanno sull’ecosistema fluviale.

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Le Aree Marine Protette italiane come modello nel Golfo di Guinea

La Fondazione italiana MEDSEA si aggiudica la gara internazionale per la creazione di due aree marine protette a São Tomé e Príncipe, nel Golfo di Guinea. 
La Fondazione MEDSEA è stata costituita appena qualche mese fa a Cagliari e si è già aggiudicata una gara internazionale per la definizione di un modello di gestione e di tutela basato sul sistema delle Aree Marine Protette italiane e della sua implementazione in due aree marine a São Tomé e Príncipe, un piccolo stato indipendente al largo dell’Africa centro-occidentale.

Cos’è la Fondazione MEDSEA 
La Fondazione MEDSEA-Mediterranean Sea and Coast Foundation senza scopo di lucro ha sede a Cagliari e nasce per la tutela e la valorizzazione…

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Filmata la rara balenottera di Omura

La balenottera di Omura, Balaenoptera omurai, era fino a poco tempo fa conosciuta solo attraverso l’analisi genetica di alcui esemplari conseravti presso i musei oceanografici giapponesi. La rara specie è stata finalmente filmata per la prima volta dai ricercatori del New England Aquarium and Woods Hole Oceanographic Institution a largo delle coste malgasce. 

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Giornata mondiale della pesca

Si è celebrata ieri 21 di Novembre 2015 la Giornata Mondiale della Pesca. Nel mondo la strada da percorrere è la stessa per tutti: la sostenibilità. Scegliere cosa si acquista per il momento rimane il primo tassello per costruire il futuro del mare e dei suoi abitanti. Un primo passo deve essere compiuto dal consumatore. Riconoscere il pesce , saper leggere le etichette (noi ve lo spieghiamo nell’articolo Guida alla lettura delle etichette), conoscendo la specie e soprattutto la taglia. Il futuro è nella sostenibilità. fonte (http://www.ilgiornaledeimarinai.it/)

Il Pianeta azzurro in collaborazione con Blue Food-Green Future e nell’ambito del Tour “Un mare di fotografie” ha realizzato una serie di 6 schede sul “pesce sostenibile” che sono in libero download nell’area del progetto Blue Food-Green Future. Un modo per guidare i consumatori verso una scelta consapevole.

Vi invitiamo anche a scaricare liberamente il doppio numero della rivista “il Pianeta azzurro” dedicato proprio alla pesca sostenibile.