Caccia all’acqua in tempi di scarsità

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Il 15 dicembre alla Casa dell’ambiente di Torino anteprima assoluta del corto animato che sensibilizza alla mancanza di acqua.
In programma anche l’intervento di esperti e la proiezione di La soif du Monde di Yann Arthus Bertrand
L’evento è promosso da Pianeta azzurro
 
Due ladri rubano una enorme cisterna piena di acqua potabile sperando di ottenere un ricco bottino di cibo in cambio e invece… Siamo nel 2034 a Torino. La vita striscia sotto terra perché in superfice il clima è diventato inospitale per l’uomo. L’acqua scarseggia ed è considerata un bene prezioso, merce di scambio per la quale la gente arriva a uccidere.
È lo spunto del corto di animazione Water Hunters realizzato dallo studio di animazione “Ibrido” per sensibilizzare giovani e meno giovani sull’utilizzo della risorsa acqua. Il corto è prodotto dalla Regione Piemonte e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta nell’ambito del progetto contro lo spreco di acqua e cibo Una buona occasione.
Pianeta azzurro, il progetto speciale dell’Istituto per l’ambiente e l’educazione dedicato all’acqua in tutte le sue forme, è il promotore dell’iniziativa in calendario il 15 dicembre 2016 (Casa dell’ambiente, corso Moncalieri 18, Torino, ore 18,30), che vedrà anche spettacolare documentario del famoso fotografo e regista Yann Arthus Bertrand la proiezione di “La sete del mondo”, una raccolta di immagini e di interviste che tocca oltre 20 paesi nel mondo per testimoniare le problematiche legate all’acqua.
In Italia, ciascuno di noi consuma mediamente, aprendo i rubinetti di casa, 252 litri di acqua al giorno. Nulla se si considera che ne consumiamo, ogni giorno, altri 6048 in modo “invisibile”, acquistando cioè beni che per essere prodotti hanno complessivamente richiesto quella quantità d’acqua. La nostra impronta idrica è relativa per l’89% al consumo di prodotti agricoli e solo il 7% è imputabile ai prodotti industriali; quasi la metà dell’impronta idrica in Italia è inoltre legata al consumo di prodotti di origine animale (di gran lunga più idrovori di quelli vegetali).
Oltre agli autori del corto Salvatore Centoducati e Massimo Ottoni, intervengono:
Mario Salomone, coordinatore di Casa dell’Ambiente:
Roberto Corgnati, Regione Piemonte e responsabile di “Una Buona Occasione”;
Luca Ridolfi, progetto “Water in Food” del Politecnico di Torino.

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