Animals united

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Lo scioglimento dei ghiacciai nell’Artico, una marea nera di petrolio che devasta le isole Galapagos, incendi distruttivi nell’entroterra australiano. Con questa impressionante sequenza di disastri ambientali si apre il film di animazione Animals United di Reinhard Klooss e Holger Tappe, liberamente ispirato al libro di Erich Kästner La conferenza degli animali.
Gli animali, profughi dalle catastrofi dei loro habitat naturali, si incontrano casualmente mentre sono alla deriva nell’oceano per poi approdare in Africa, nel deserto del Kalahari. Qui, assieme alle specie locali, cercheranno di capire il motivo del mancato arrivo della consueta quantità di acqua proveniente dalle lontane montagne dell’Angola, necessaria alla sopravvivenza di tutti gli abitanti della savana. L’esilarante quanto improbabile gruppo di animali (la mangusta Billy, il leone vegetariano Socrate, il canguro Toby, il Diavolo della Tasmania Diablo, il gallo francese Charles, l’anziana coppia di tartarughe Winston e Giorgina delle isole Galapagos e l’orso polare Sushi) scopre che la causa dei loro problemi è un’imponente diga. Il gigantesco sbarramento di cemento serve a trattenere l’acqua all’interno dell’area in cui sorge l’Hotel Eden Paradise, osannato dal proprietario come simbolo del turismo ecologico e sostenibile, nonostante al suo interno si stia paradossalmente svolgendo l’ennesima Conferenza mondiale sul clima.
Il gruppo di animali, una volta forzata la diga e riportata l’acqua nella valle, sbarca a New York per raggiungere il palazzo dell’Onu, dove è in corso la Conferenza mondiale per l’Ambiente, e protestare contro la sconsiderata condotta dell’uomo, «uno strano animale senza un pelo, una belva crudele e sanguinaria» come raccontano le due anziane tartarughe. Fulcro della narrazione è infatti il discorso di Giorgina, depositaria di 700 anni di saggezza, secondo la quale «l’uomo è come un ladro che arriva di notte e prende ciò che vuole»,  «un serpente che si ciba della sua stessa coda per sopravvivere», che ha ridotto il mondo intero a «macchia nera e oleosa».
Caratterizzato da un impianto apertamente pedagogico, Animals United affronta argomenti di grande attualità, dai cambiamenti climatici al saccheggio delle risorse naturali da parte dell’uomo.
Il film affronta con serietà le tematiche ambientali, sforzandosi di non parlare agli adulti, ma utilizzando un linguaggio semplice e divertente a misura di bambini, gli unici e veri destinatari del messaggio: dovranno essere proprio loro a dover difendere gli animali e l’ambiente dalla catastrofe, poiché gli adulti sono troppo indaffarati a distruggerlo. Infatti sarà proprio la figlia del proprietario dell’albergo l’unica a preoccuparsi del destino che attende gli animali a valle della diga e a collaborare con loro nel liberare l’acqua imprigionata dalle mura umane. Un film adatto a un pubblico di autentici piccoli e di grandi che sognano di tornare, per qualche ora, bambini.

 

Carlo Ruberto

31 gennaio 2011

 

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