Abbecedario amazzonico aspettando i mondiali‏: lettera i

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Con i mondiali alle porte e la nazionale italiana che si prepara a giocare il suo primo match nella rovente e umida Manaus, sale la curiosità verso questa regione lontana e affascinante che è l’Amazzonia. Sia l’Italia sia l’Inghilterra si stanno preparando atleticamente al momento in cui dovranno giocare alle alte temperature tropicali, ma forse non sanno che ciò che li aspetta e che forse li sorprenderà di più è una cultura creola, con usi e tradizioni, leggende e credenze molto diverse dalle nostre.

Prepariamoci anche noi, prima di questo grande incontro, con qualche pillola sull’Amazzonia: un racconto per ogni lettera dell’alfabeto!

Ivo Preto e la tartaruga

Terra di contraddizioni e usi a volte incomprensibili all’occhio occidentale, la nostra amata Amazzonia ci regala per la lettera I un episodio avvenuto nel 2012 che vede protagonisti il segretario dell’Attività mineraria e dell’Ambiente del Parà (cariche sorprendentemente ricoperte dalla medesima persona in questo stato) e una tartaruga in via di estinzione, la  Podocnemis expansa. Il segretario Ivo Lubrina dos Santos, detto Ivo Preto per via della sua carnagione e per alcune attività non del tutto legali in cui era stato coinvolto, venne fermato nel luglio 2012 all’Aeroporto Internacional de Val-e Cans, Belém,  con una notevole quantità di carne della suddetta tartaruga (animale che figura, secondo l’Ibama[1], nella lista delle specie brasiliane in via d’estinzione).
Il segretario dichiarò che la carne sarebbe stata servita in un banchetto organizzato in onore del figlio che studiava a Londra e che non tornava da molto tempo. E che meritava una giusta accoglienza.
Ma la storia personale del segretario ci dice di più su quest’episodio stravagante.
Ivo nacque in Minas Gerais e giunse nella regione di Itaituba negli anni ’80, cominciando a lavorare come garimpeiro[2] manuale.
Da subito si distinse nella lotta per la difesa dei diritti dei garimpeiros, contribuendo alla creazione del primo sindacato dei minatori paraense (1985), l’AMOT[3].
Da garimpeiro riuscì a mettere da parte una piccola fortuna, finché si trasformò in proprietario e il suo atteggiamento mutò. Ivo si trasformò repentinamente in difensore dell’ambiente e cominciò a collaborare con le autorità nella lotta contro i garimpeiros, fino a ottenere la carica, nel 2011, di Secretário de Mineração, Meio Ambiente e Produção.
Nonostante sia stato protagonista di questo scandalo e sia stato accusato di corruzione dai suoi colleghi garimpeiros, è al momento una delle referenze istituzionali più rispettate nella regione. E un modello di difesa dell’ambiente. Ma i posteri ricordano un banchetto memorabile.

Lorenza Sganzetta

 

[1] Instituto Brasileiro do Meio Ambiente e dos Recursos Naturais Renováveis

[2] minatore artigianale

[3] Associação dos Mineradores do Oeste do Tapajós

Ivo Preto Lorenza-didascalia esplicativa nellarticolo

fotografia presa dall’articolo “IBAMA flagra secretário com carne de tartaruga”, del 12 luglio 2012, giornale on-line “O Impacto”,www.oimpacto.com.br

 

 

 

 

 

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