“Biodiversity in Liguria” arriva a Bruxelles.

Dai fondali liguri alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles: “Biodiversity in Liguria“, la mostra fotografica costituita da 21 scatti fotografici, ha raggiunto la prestigiosa sede per un’esposizione temporanea dal 20 al 25 marzo per parlare della tutela della biodiversità.
A cura del giornalista scientifico Leonardo D’Imporzano sono state presentate le meravigliose fotografie di Ilaria Gonelli, Francesco Pacienza, Alberto Romeo, Alberto Gallucci per una mostra “ad uso e consumo” dei visitatori. Leggi tutto ““Biodiversity in Liguria” arriva a Bruxelles.”

Libri “green”. Le nuove guide per scoprire Roma e Milano rispettando l’ambiente

Eco in Città presenta la nuova edizione delle Guide agli stili di vita sostenibili  

Sono uscite le nuove guide cartacee di Eco in città di Roma e Milano! Uno strumento utile per vivere questi grandi centri urbani in modo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. 

“Il nostro pianeta ha bisogno di città migliori – scrive Marzia Fiordaliso, una delle autrici – che possano fungere da pista di lancio per le innovazioni, divenire promotrici dei cambiamenti, investire nel futuro; occorrono metropoli a misura d’uomo, eco-compatibili, con occasioni di lavoro, di incontri, servizi sanitari ed educativi ad alto livello”.  

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Non Conventional Water Resources nel Mediterraneo: una nuova cultura dell’acqua

Durante il periodo della Giornata Mondiale dell’Acqua 2016, diventiamo ambasciatori del cambiamento. Affrontiamo la scarsità d’acqua con opzioni non convenzionali!
Atene, 17 marzo 2016 – Il Mediterraneo è tra le regioni più aride del mondo.
Ospitando più del 50% della popolazione mondiale con scarsità d’acqua, il che significa 180 milioni su 460 milioni di abitanti, la regione detiene solo il 3% delle risorse di acqua dolce del mondo. Le isole del Mediterraneo non fanno eccezione: Malta e Cipro sono i paesi più poveri d’acqua in Europa, mentre un gran numero di isole greche e italiane dipendono da una  costosa desalinizzazione e dai trasferimenti d’acqua mediante navi cisterna per rispondere alle loro necessità.
Mentre alcune sfide sembrano essere al di là delle nostre capacità, tutti possiamo contribuire quotidianamente con il nostro stile di vita per alleviare la pressione sulle risorse idriche.
In questo video trovate alcune delle proposte di azioni e soluzioni possibili per ognuno di noi:

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http://www.gwp.org/GWP-Mediterranean/gwp-in-action1/News-List-Page/Non-Conventional-Water-Resources-in-the-Mediterranean-A-new-water-culture-on-the-rise/

Una volta all’anno…

Ormai c’è una ricorrenza per tutto. Non passa settimana che non si festeggi o si ricordi un evento, una categoria, un principio. Alcuni di questi appuntamenti sono importanti, altri meno soprattutto se creati a fini meramente o quasi consumistici. Tra quelli che non bisogna perdere, e ai quali è indispensabile prestare tutta la nostra attenzione, c’è la Giornata Mondiale dell’Acqua, dedicata quest’anno al potere che l’acqua e l’occupazione ad essa legata hanno nel trasformare la vita delle persone.
Noi siamo ciò che siamo perché esiste l’acqua. Siamo, a ben pensarci, dei contenitori d’acqua, un liquido vitale che usiamo e trasformiamo al punto da renderla irriconoscibile e priva di tutte quelle caratteristiche che la rendono la migliore di tutte le cose e addirittura il loro principio come sosteneva il filosofo Talete. Se non ci credete, provate a documentarvi su quanta acqua è necessaria per produrre pane, pasta, carne, verdura, vestiti e persino scarpe. Si tratta dell’acqua che non si vede, la cosiddetta acqua virtuale di cui consumiamo quantità incredibili stimate attorno ai 2000 litri il giorno. Ovviamente, quando si generalizza, si tende a prendere come modello noi stessi e la realtà in cui siamo inseriti e quanto sopra riguarda soprattutto il mondo occidentale. Tutto cambia, infatti, quando si pensa ad altri paesi, ai tanti dove l’acqua non solo scarseggia, ma a volte non è nemmeno un diritto garantito.
A questo si aggiunge il fatto incontrovertibile che quasi tutte le forme di lavoro al mondo sono legate a questo composto, chimicamente semplice e prezioso, e all’approvvigionamento idrico. Se si riflette su questo dato è facile accorgersi che ogni giorno utilizziamo l’acqua di altri paesi sotto forma di beni di consumo che consideriamo indispensabili anche se non sempre lo sono e che utilizziamo solo perché il nostro tenore di vita ce lo permette. Tuttavia milioni di persone che lavorano per noi in questo settore spesso non godono di riconoscimento e accade che non siano nemmeno tutelate dai diritti fondamentali dei lavoratori. Dobbiamo impegnarci affinché questo possa cambiare! Impariamo a sostenere le produzioni virtuose, quelle che consumano meno acqua, e cerchiamo di trovare dei sistemi di compensazione che tengano conto anche di questi nostri consumi indiretti. Qualcuno affermerà che tutto questo ha un costo, ma non possiamo continuare a pretendere che a pagare siano sempre gli altri. L’economia è una scienza complessa, fatta di dare e avere, ed è ora, come sostengono in tanti, che i suoi principi siano insegnati a scuola, ma non solo quelli che riguardano i nostri rapporti con le banche e la borsa come vorrebbero alcuni. E insieme all’economia cerchiamo di diffondere la conoscenza dell’ecologia anche tramite Pianeta azzurro e la rivista Eco.
Infine, dato che la Giornata Mondiale dell’Acqua è una festa che dovrebbe coinvolgere soprattutto i più giovani è lecito domandarsi come loro vedono il problema dell’acqua, come la utilizzano e perché pensano che vada protetta. Per saperlo ho coinvolto mia moglie, insegnante di matematica e scienze, e una sua classe (1°B  I.C.Martiri della Libertà  S.M.S  Don Milani di Sesto S:Giovanni) ed ecco sommariamente quanto è emerso. A parte gli usi quotidiani (lavarsi, bere, pulire, far da mangiare ecc.), secondo la maggior parte degli studenti intervistati l’acqua serve per vivere, per costruire oggetti, scoprire (l’acqua intesa come via di comunicazione tra un paese e l’altro), per produrre energia pulita oltre a spegnere gli incendi, fabbricare la neve artificiale e giocare. Quanto ai motivi per proteggerla, i ragazzi hanno risposto che l’acqua deve essere difesa perché è necessaria per la vita di tutti gli esseri viventi, ci permette di coltivare la terra, regola il clima. Sono principi elementari, ma su questi certamente si può costruire e continuare a sperare che in futuro l’acqua sia festeggiata e ringraziata tutti i giorni e non solo una volta l’anno. 

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Nuove politiche di adattamento ai cambiamenti climatici

E’ sempre più urgente definire ed attuare politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, al fine di scongiurare le conseguenze negative degli eventi estremi che purtroppo si verificano con sempre maggiore frequenza.
In questo contesto, sono allo studio dei ricercatori di tutto il mondo materiali resilienti che, se utilizzati nelle nostre città, le sappiano rendono maggiormente adatte alle forti piogge, inondazioni ed alluvioni. 
In particolare, uno dei principali problemi che si riscontra nei centri urbani è il basso livello di permeabilità del manto stradale, spesso non adeguato ad assorbire le grandi quantità di acqua che si riversano nelle strade a seguito di fenomeni calamitosi.
Da qui, il trasformarsi delle strade cittadine in torrenti in piena che spazzano via tutto ciò che incontrano, con danni spesso di natura catastrofica.
In Inghilterra, in particolare, un gruppo di ricercatori sta sviluppando un nuovo tipo di pavimentazione per esterni caratterizzata da uno straordinario livello di assorbenza, pari a circa 4.000 litri di acqua nel primo minuto di pioggia e a 600 litri/minuto dal secondo minuto in poi.
Il manto è in grado di raggiungere queste performance grazie alla sua particolare stratificazione, costituita da diversi materiali che, lavorando in sinergia, permettono di ottenere grandi risultati.
La sostenibilità di tale operazione è su più fronti: non solo, ovviamente, evitare o comunque mitigare il verificarsi di disastri nelle città, ma anche la possibilità di recuperare parte dell’acqua piovana con la finalità di aumentare le riserve di acque grigie utilizzate per l’irrigazione dei parchi cittadini, contribuire in modo ragionato alla ricarica delle falde sotterranee e alla durabilità del manto stradale, abbattendo i costi di manutenzione.
Un bell’esempio che mostra come la tecnologia e la ricerca scientifica possono essere al servizio della sostenibilità e del benessere delle popolazioni.

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Il pozzo senza fondo

Tutti noi abbiamo in casa un pozzo che divora acqua a profusione. Non ci serve per bere, lavare i piatti o i vestiti. Non ci serve nemmeno per lavare noi stessi. Semplicemente ingoia fino a 10 litri di acqua per volta senza battere ciglio e noi lo stiamo a guardare senza troppo interesse.
Questo mostro ecologico si chiama Sciacquone e può consumare fino al 50% della nostra acqua potabile.
Ci stacchiamo per qualche puntata dal benessere della persona per parlare del benessere del Pianeta a cui tutti dobbiamo prestare un po’ più di attenzione. Per fortuna il risparmio dell’acqua e dell’energia sono tematiche conosciute e sentite, ma ripetere alcuni concetti è sempre utile e ci può spingere a fare qualcosina in più.
Teniamo sempre presente che risparmio energetico equivale a risparmio di denaro ed in tempo di crisi tutto può incidere sui nostri portafogli. Altro punto dolente, il costo dell’acqua potabile continuerà ad aumentare, quindi meglio cercare di risparmiarne il più possibile.
Ma torniamo al nostro WC, in media consuma 6 litri di acqua a ogni scarico ed i conti sono presto fatti: per una famiglia di quattro persone con circa 20 scarichi circa al giorno arriviamo a100 litri, in un anno 40.000 litri!
Se non ce l’avete ancora installate il doppio pulsante che vi permette di erogare solo l’acqua necessaria, senza svuotare l’intera vaschetta ad ogni sciacquo.
I nuovi WC dispongono di tecnologie che minimizzano i consumi, prestate attenzione nella scelta di un nuovo elemento.
Se potete installate un sistema di recupero delle acque piovane da utilizzare per rifornire gli scarichi dei WC, così utilizzerete le acque meteoriche a costo zero senza sprecare acqua potabile.

 

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L’albero dell’acqua e l’idrocentrismo…(di S. Moretto)

…e ci siamo nuovamente, come ogni anno, siamo di nuovo arrivati alla Giornata Mondiale dell’Acqua…quindi siamo tutti più buoni…
Nel 1992 le Nazioni Unite l’hanno istituita, si celebra ogni 22 marzo ed ogni volta su un tema di particolare attualità.
L’edizione 2016 ci invita a fare una riflessione sul rapporto tra creazione di nuovi posti di lavoro e la risorsa idrica.
Che l’acqua sia fondamentale in ogni aspetto della vita umana è ovvio, ma non è altrettanto evidente che un posto di lavoro su due è vincolato alla disponibilità dell’acqua. Ci sono centinaia di litri di acqua virtuale in ogni oggetto della vita quotidiana.
Alok Jha, giornalista scientifico, ha provato a mettere in fila gli innumerevoli volti del liquido più essenziale per la vita. Ne è uscito proprio in questi giorni “Il libro dell’acqua. La storia straordinaria della più ordinaria delle sostanze”.
Proprio nell’ultimo capitolo nascono domande come “quali alternative all’uso dell’acqua nella vita”…ed è proprio a questo punto che scopriamo di avere una visione idrocentrica della nostra vita, per esempio alcuni scienziati della Nasa, e non solo, cercano di immaginare forme di vita non dipendenti dall’acqua…
Infatti la maggior parte dell’universo non si trova alle temperature proprie della Terra che rendono l’acqua biologicamente utile, si parla piuttosto di variazioni tra lo zero assoluto e miliardi di gradi, con pressioni diverse…sarebbe quindi immaginabile che per esempio l’ammoniaca, e non solo, svolga un ruolo simile a quello dell’acqua…
In questo contesto, nascono comunque start-up che si ispirano all’acqua e che cercano soluzioni semplici ed economiche per renderla disponibile alla popolazione della Terra…
Un esempio è il Warka Water, un albero che toglie la sete.
Un albero per modo di dire, ma che comunque produce acqua.
All’inizio del 2015 in Etiopia, regione del mondo in cui la siccità è molto diffusa e dove la grave crisi alimentare andrà a toccare nel 2016, secondo un rapporto Onu, oltre 10 milioni di uomini, donne e bambini, è stato messo in opera questo progetto che ha già prodotto oltre 29.000 litri d’acqua e tolto la sete a 30.000 persone.
Alto 10 metri, pesante solamente 60 kg, ecosostenibile, costruito con materiali ecologici e facilmente reperibili come nylon e giunchi, Warka Water si basa sul principio della condensazione dell’aria, sfruttando l’escursione termica giorno-notte che in Africa è molto accentuata. La struttura cattura infatti rugiada, nebbia e minuscole particelle di umidità, trasformandole in acqua potabile. Il primo prototipo (italiano), sfruttando l’umidità dell’atmosfera, è in grado di produrre fino a 100 litri d’acqua al giorno, facile da costruire e con un costo di appena 500 dollari…Immaginate il potenziale?
Per informazioni: http://www.warkawater.org/

 

“Welcome to the Jungle”

Una mostra di divulgazione scientifico-naturalistica, dal 28 marzo al 26 giugno presso Cascina Centro Parco (Parco Nord Milano).

La mostra, organizzata da Associazione Idea in collaborazione con Parco Nord Milano, si propone di sensibilizzare il pubblico al delicato tema della perdita di superfici forestali nel mondo, attraverso la ricostruzione in vivo ed in 3D di una  foresta tropicale con i suoi ecosistemi, scrigni della maggiore biodiversità del Pianeta, da tutelare e preservare.

L’invito è soprattutto rivolto agli insegnati e dirigenti scolastici(scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie), nonché ai ragazzi che avranno la possibilità di arricchire le proprie conoscenze e leggere in maniera diversa le stesse foreste del parco!

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