#achicompetelacultura: una campagna per la cultura

Una campagna e un appello in difesa della cultura: una mobilitazione è nata “dal basso”, da professionisti e operatori che lavorano quotidianamente, spesso in trincea, nel mondo dei beni culturali in Italia. La Riforma delle Province (L. 56/2014, cosiddetta “Legge Delrio”), infatti, mette in serio pericolo centinaia di strutture e servizi culturali su tutto il territorio.

Di questi dovranno farsi carico altri enti, in primis Regioni e Comuni, chiamati a finanziarli, a occuparsi delle loro attività e a prendersi carico del loro personale.

Ma – avvertono i promotori – in tutta Italia si respira un clima di incertezza diffusa, senza occasioni di confronto, senza una visione unitaria e soprattutto con una preoccupante mancanza di chiarezza su chi e come riuscirà a trovare le risorse finanziarie necessarie alla sopravvivenza di tantissimi musei, biblioteche, archivi, reti e sistemi culturali.

Sono a rischio servizi ai cittadini e a turisti, tutela del patrimonio, offerta culturale, posti di lavoro, professionalità, con la concreta possibilità che la riforma si traduca in un fallimento e che centinaia di luoghi della cultura vadano incontro a una drammatica chiusura o, se va bene, a un drastico ridimensionamento di attività e servizi.

 

L’iniziativa è condivisa dalle più importanti associazioni del settore: ICOM Italia (International Council of Museum – UNESCO), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana), MAB – coordinamento permanente di Musei Archivi e Biblioteche.

La campagna è realizzata e promossa da Mediateur – idee e servizi per i beni culturali.

 

Il sito web della campagna è www.achicompetelacultura.it
La campagna è anche su Facebook e Twitter

 

Per firmare l’appello CLICCA QUI

#achicompetelacultura: una campagna per la cultura

Una campagna e un appello in difesa della cultura: una mobilitazione è nata “dal basso”, da professionisti e operatori che lavorano quotidianamente, spesso in trincea, nel mondo dei beni culturali in Italia. La Riforma delle Province (L. 56/2014, cosiddetta “Legge Delrio”), infatti, mette in serio pericolo centinaia di strutture e servizi culturali su tutto il territorio. Di questi dovranno farsi carico altri enti, in primis Regioni e Comuni, chiamati a finanziarli, a occuparsi delle loro attività e a prendersi carico del loro personale.

Ma – avvertono i promotori – in tutta Italia si respira un clima di incertezza diffusa, senza occasioni di confronto, senza una visione unitaria e soprattutto con una preoccupante mancanza di chiarezza su chi e come riuscirà a trovare le risorse finanziarie necessarie alla sopravvivenza di tantissimi musei, biblioteche, archivi, reti e sistemi culturali.

Sono a rischio servizi ai cittadini e a turisti, tutela del patrimonio, offerta culturale, posti di lavoro, professionalità, con la concreta possibilità che la riforma si traduca in un fallimento e che centinaia di luoghi della cultura vadano incontro a una drammatica chiusura o, se va bene, a un drastico ridimensionamento di attività e servizi.

 

L’iniziativa è condivisa dalle più importanti associazioni del settore: ICOM Italia (International Council of Museum – UNESCO), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana), MAB – coordinamento permanente di Musei Archivi e Biblioteche.

La campagna è realizzata e promossa da Mediateur – idee e servizi per i beni culturali.

 

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#achicompetelacultura: una campagna per la cultura

Una campagna e un appello in difesa della cultura: una mobilitazione è nata “dal basso”, da professionisti e operatori che lavorano quotidianamente, spesso in trincea, nel mondo dei beni culturali in Italia. La Riforma delle Province (L. 56/2014, cosiddetta “Legge Delrio”), infatti, mette in serio pericolo centinaia di strutture e servizi culturali su tutto il territorio. Di questi dovranno farsi carico altri enti, in primis Regioni e Comuni, chiamati a finanziarli, a occuparsi delle loro attività e a prendersi carico del loro personale.

Ma – avvertono i promotori – in tutta Italia si respira un clima di incertezza diffusa, senza occasioni di confronto, senza una visione unitaria e soprattutto con una preoccupante mancanza di chiarezza su chi e come riuscirà a trovare le risorse finanziarie necessarie alla sopravvivenza di tantissimi musei, biblioteche, archivi, reti e sistemi culturali.

Sono a rischio servizi ai cittadini e a turisti, tutela del patrimonio, offerta culturale, posti di lavoro, professionalità, con la concreta possibilità che la riforma si traduca in un fallimento e che centinaia di luoghi della cultura vadano incontro a una drammatica chiusura o, se va bene, a un drastico ridimensionamento di attività e servizi.

 

L’iniziativa è condivisa dalle più importanti associazioni del settore: ICOM Italia (International Council of Museum – UNESCO), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana), MAB – coordinamento permanente di Musei Archivi e Biblioteche.

La campagna è realizzata e promossa da Mediateur – idee e servizi per i beni culturali.

 

Il sito web della campagna è www.achicompetelacultura.it
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Per firmare l’appello:

https://www.change.org/p/a-chi-compete-la-cultura?utm_campaign=responsive_friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&recruiter=47875544

Impatti sociali della crisi nell’eurozona

Disoccupazione, povertà, emigrazione, stress, relazioni sindacali, welfare, protesta sociale e distacco dalla politica: sono alcuni degli impatti della crisi del debito nei paesi dell’Eurozona, studiati da ventisei scienziati sociali provenienti sia dai paesi più ricchi sia da quelli sotto la spada di Damocle della “troika”. Ovvero, gli effetti devastanti di un “Ordoliberismo”, la teoria che rigetta l’idea keynesiana di intervento statale nell’economia per propugnare un ordine (“Ordo”) che lasci le forze del mercato libere di dispiegarsi.

Gli interventi sono raccolti in un volume curato da George Tsobanoglou e da Nicholas Petropoulos e si conclude con una serie di raccomandazioni ai decisori politici, come la riduzione della povertà e della disoccupazione, il rafforzamento del welfare, la lotta a razzismo, xenofobia e fascismo, la transizione verso uno sviluppo sostenibile, il ruolo positivo del conflitto sociale, la necessità di ridurre la disaffezione dalla politica e la sfiducia verso le istituzioni.

Tsobanoglou G., Petropoulos N., The social impacts of the Eurozone debt crisis, Gordios Books, Athens (Greece), pp. 683, 2014

L’impatto della crisi sulla salute mentale dei bambini

Si vota in Grecia per decidere del futuro del paese tormentato dalla crisi economica, mentre escono dati sconvolgenti sull’impatto che in questi anni la crisi economica ha avuto sulla salute mentale dei bambini greci.

Ne scrivono la psichiatra Ioanna Giannopoulou e il sociologo dell’Università dell’Egeo Georgios Tsobanoglou nel numero VII/14 della rivista scientifica Culture della sostenibilità.

L’articolo, intitolato Economic crisis impacts upon child mental health, analizza i fattori che aumentano la vulnerabilità psicologica di bambini e adolescenti in tempi di crisi e che si inquadrano in un aumento delle malattie e della mortalità infantile, dei lavoro minorile, degli abusi sui bambini, della violenza su bambini e donne e dell’abbandono scolastico.

Innanzitutto, i bambini vivono in mezzo ad adulti tra i quali aumentano in modo significativo le sintomatologia psichiatriche: in Grecia gli adulti in difficoltà economica soffrono di seri problemi psichiatrici sette volte di più rispetto alle persone senza avversità finanziarie e dodici volte di più di depressione. Nel giro di alcuni anni anche i suicidi e i tentati suicidi sono aumentati di quasi il 50%.

In famiglia, i bambini sperimentano separazioni, tensioni e mancanza di cibo.

Le famiglie in difficoltà spesso abbandonano i figli in ospedale o in istituti perché non sono in grado di nutrirli.

Le scuole greche stanno censendo i bambini malnutriti per dare loro frutta e verdura, ma anche l’ambiente scolastico registra un peggioramento del servizio e un aumento di stress dovuto anche alla riforma del sistema educativo.

Nelle città invece aumentano bullismo, degrado e ragazzi che come unica alternativa hanno quella di passare il tempo chiusi in casa davanti alla tv.

Il tutto, scrivono Giannopoulou e Tsobanoglou, si traduce in un forte aumento di casi segnalati ai servizi di salute mentale.

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Muoviti sostenibile, scia gratis

Vai al lavoro in carpooling e ricevi 1 skipass gratis

 

L’innovativo servizio Jojob Carpooling Aziendale ha attivato una convenzione con il comprensorio sciistico Adamello Ski.
La promozione “3×2 Adamello Ski” premia tutti i lavoratori che raggiungono la sede di lavoro in modo sostenibile ed economico, condividendo l’automobile con i colleghi per andare al lavoro.
Grazie ai punti ottenuti viaggiando insieme nel tragitto casa-lavoro si otterrà 1 skipass gratuito ogni 2 acquistati.
Basterà iscriversi gratuitamente su www.jojob.it, scaricare l’applicazione “Jojob”, certificare i viaggi in Carpooling e accumulare i punti necessari per avere lo Skipass gratis.
Avviando l’app alla partenza di ogni tragitto, essa è in grado di attestare la compresenza di 2 o più passeggeri sulla stessa auto, monitorare il chilometraggio percorso e calcolare la CO2 risparmiata grazie al viaggio condiviso. Giunti a destinazione, il risparmio di CO2 verrà convertito in punti cumulabili: 100 Km percorsi in carpooling corrispondono alle 4 Foglioline Oro necessarie per ricevere lo skipass gratis.

“Water Crew” il film approda anche sul web

Il Film realizzato con la grande passione e professionalità dal regista Edo Passarella approda finalmente online dopo le tre anteprime di Milano, Genova e Torino.
Non resta che approfittare dell’occasione unica di far parte di questo grande progetto….anche solo come spettatori.
il video può essere visto anche sul canale youtube https://www.youtube.com/watch?v=C7rzK7NzrVQ

{youtube}C7rzK7NzrVQ{/youtube}

Si ringraziano ancora tutte le magnifiche persone che hanno partecipato a Water Crew e tutti coloro che hanno permesso il realizzarsi di questo progetto.

“Water Crew” il film approda anche sul web

Il Film realizzato con la grande passione e professionalità dal regista Edo Passarella approda finalmente online dopo le tre anteprime di Milano, Genova e Torino.
Non resta che approfittare dell’occasione unica di far parte di questo grande progetto….anche solo come spettatori.
il video può essere visto anche sul canale youtube https://www.youtube.com/watch?v=C7rzK7NzrVQ

{youtube}C7rzK7NzrVQ{/youtube}

Si ringraziano ancora tutte le magnifiche persone che hanno partecipato a Water Crew e tutti coloro che hanno permesso il realizzarsi di questo progetto.

Pino Daniele come Troisi e Amelio

Ugo Leone

 

Ero carico di dolore mentre giravo tra le sale della mostra che al Madre di Napoli ricorda Lucio Amelio.

Era il dolore per la morte di Pino Daniele. Un dolore pari a quello che mi aveva colpito per la morte di Massimo Troisi. D’Amelio, Troisi, Daniele, tre personaggi che significano l’arte figurativa contemporanea, il cinema, la musica. Tre personaggi che hanno portato Napoli in giro per il mondo e il mondo in giro per Napoli. Tre personaggi. Ma se vado indietro nel tempo, ne trovo molte altre decine che nelle arti di ogni tipo, nella politica, nell’economia, nello sport, nelle scienze, nella filosofia e nella storia hanno fatto di Napoli una permanente capitale della cultura. Sono stati “mille colori” di questa città grande serbatoio di contraddizioni, di dolori e piaceri, di speranze e delusioni.

Se vado indietro nel tempo, appunto. Ma se mi fermo al presente e mi proietto col pensiero nel futuro? Che dire? Mi viene ancora una volta in mente Leopardi e penso a questo “infinito silenzio” e alle “morte stagioni”.

Così “tra questa immensità s’annega il pensier mio”, ma il naufragar non m’è affatto dolce in questo mare.

Un futuro c’è

Durante un recente incontro un famoso esperto di mare ha parlato del nostro pianeta, di come vanno le cose negli oceani, delle trasformazioni in atto concludendo, come risposta ad una domanda di uno dei presenti, che siamo sull’orlo di una catastrofe globale e che non si vede come si potrebbe evitarla.
Insomma, il suo pur brillante intervento era nell’insieme decisamente negativo e questo mi ha fatto pensare come ormai sia sempre più facile parlare di cose che non funzionano, di tragedie, catastrofi e mali aggiungendo spesso e volentieri il prefisso mal- ad ogni sorta di sostantivi.
Non nego che anche tanti miei oblò siano stati ispirati ad avvenimenti poco piacevoli, e questo è stato inevitabile vivendo anch’io sul vostro stesso pianeta. Forse anche per questo, perché è l’ultimo oblò del 2014, perché ne sento la necessità, condivisa spero da tanti, e per spezzare la fosca caligine che ci circonda (scusate ci stavo ricascando!), ho deciso di provare a regalare a tutti con questo pezzo un po’ d’ottimismo e di fiducia per il futuro.
Innanzi tutto non dimentichiamoci di Pianeta Azzurro che cresce di anno in anno con sempre nuove iniziative e progetti, come quello straordinario intitolato Water Crew, e che è ben avviato sulla rotta che lo porterà tra qualche tempo a festeggiare i suoi venti anni d’attività.
Non dimentichiamoci neppure dei sempre più numerosi amici del mare. Sarà forse un’idea mia, ma ho l’impressione che alle persone il mare e la sua vita interessino sempre di più. Vedo molto fermento in giro, gruppi spontanei che si formano, gente che chiede, s’interessa e questo è sicuramente un buon segno.
Abbiamo un’astronauta italiana, Samantha Cristoforetti, che ci sta inviando bellissime foto dallo spazio, moltissime di mari e coste e che, in uno dei suoi messaggi quotidiani, ci ha ricordato come gli oceani dominino la Terra. Inoltre, così dicono le cronache, si è portata nello spazio scorte di pesce azzurro, un invito indiretto a conoscere e consumare meglio le risorse biologiche marine.
Siamo riusciti a far atterrare una sonda su una cometa programmando con precisione un appuntamento fissato nel 2004. Ciò significa che dal momento del lancio sono passati quasi 3650 giorni ed è forse questo, al di là delle scoperte scientifiche legate al progetto, il risultato più grande: la dimostrazione che l’uomo è capace di organizzare imprese il cui risultato si vedrà soltanto a distanza di anni. E questo dovrebbe indurci a riflettere sul fatto che è possibile e importante guardare sempre avanti.
L’epidemia di ebola che devasta alcuni stati africani è sicuramente una delle più gravi catastrofi sanitarie che ha colpito il pianeta. I morti sono migliaia, gli ammalati ancora di più eppure accanto a loro ci sono uomini straordinari che, non a caso, la prestigiosa rivista TIME (un altro richiamo al tempo) ha voluto nominare “persona dell’anno” in riconoscimento del fatto che tutti costoro hanno “rischiato e insistito, si sono sacrificate e hanno salvato vite umane”, in un contesto in cui neanche i governi e l’Organizzazione mondiale della sanità erano preparati ad affrontare l’epidemia.
Questo per ricordare che l’uomo non è capace solo di fare del male, soprattutto a se stesso e al pianeta che abita, ma è soprattutto capace di imprese straordinarie in tutti i campi e allora cerchiamo di coltivare e incentivare queste buone pratiche, ricominciamo a guardare in alto e più lontano di dove il nostro sguardo riesce ad arrivare e reimpariamo a stupirci delle bellezze del creato, mari compresi ovviamente. 

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