1…2…3…al parco!

ghiranda_sport

Che bello essere bambini a Treviso. All’interno de La Ghirada – Città dello Sport – 220.000 metri quadri di oasi verde realizzata dal Gruppo Benetton – è stato appena inaugurato il “Parco Giochi Primo Sport 0-2-4-6”. Uno spazio unico in Italia, perché, proprio come dice il nome, è stato studiato appositamente per i più piccoli e concepito secondo innovativi criteri di sicurezza e scientificità. Non solo divertimento in mezzo al verde ma veri percorsi, propedeutici allo sport, alla prevenzione dell’obesità infantile, alla psico e senso motricità e tanto altro ancora.

Questo parco ha una vera missione sociale: mettere al bando la sedentarietà e i giochi elettronici. Un’area di 2 mila metri quadrati dove i giochi sono divisi in quattro aree tematiche: equilibrio, mobilità, manualità e gioco simbolico. Il tutto tenendo conto delle diverse età dei bimbi, perché gli attrezzi che possono divertire chi ha tre anni certamente annoiano chi ne ha sei e, in alcuni casi, possono diventare anche pericolosi.

Sotto il profilo pedagogico si tratta di un progetto “rivoluzionario” visto che il gioco motorio è scuola di creatività e di formazione ai valori. Giocando il bambino acquista forza e vigore fisico, agilità e soprattutto intelligenza. Senza dimenticare che la corporeità e la motricità contribuiscono alla crescita e sviluppano la capacità di autocontrollo.

Ideato da Verde Sport e dall’Università di Scienze Motorie di Verona, “Primo Sport 0-2-4-6” ha visto anche la collaborazione del Coni e la partnership del Comune e della Provincia di Treviso.

Gli attrezzi sono costruiti in legno e altri materiali naturali, il pavimento è anti trauma e idrorepellente e per garantire maggiore sicurezza l’area è interamente sorvegliata da telecamere. E se non bastassero gli occhi elettronici issati in alto, si può sempre contare su quelli umani, ma non per questo meno attenti, dei “nonni vigili”.

La speranza degli ideatori del “Primo Sport 0-2-4-6” è che il progetto possa essere in futuro “esportato” in altri comuni italiani e coinvolgere un numero sempre maggiore di famiglie.

Laura Travierso


19 maggio 2010

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *