Snorkeling 2009…non solo mare

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Continua il progetto “Snorkeling & Sea watching per tutti” che mette sullo stesso piano – cioè sotto il pelo dell’acqua – ragazzi normodotati e disabili, realizzato a Torino dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS e della Scuola Subacquea Torino Tritone.

Il progetto, organizzato dall’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro nell’ambito dell’iniziativa Il Pianeta azzurro, iniziato nel 2004, si è via via consolidato negli anni, cercando un respiro pluriennale che ne garantisse uno sviluppo coordinato.

L’idea è quella di proporre lo sviluppo di un turismo sostenibile e responsabile e promuovere la conoscenza degli ambienti acquatici, grazie anche all’attività sportiva accessibile a persone disabili, attraverso pratiche divertenti e relativamente semplici come lo snorkeling (o “sea watching”), possibili anche per giovani svantaggiati.

Con il progetto “Snorkeling & Sea Watching per tutti” si è voluto realizzare un corso, completamente gratuito per tutti i partecipanti, che potesse consentire un alto livello di integrazione tra “diversamente abili” e normodotati, strutturando l’attività sportiva in modo tale da favorire empatia e collaborazione.

Il progetto si realizza grazie al contributo della Città di Torino, della Circoscrizione 1 e della Circoscrizione 8, della Fondazione Decathlon, dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS e della Scuola Subacquea Torino Tritone.

Nel 2009 è stato raggiunto un nuovo obiettivo: i corsi si tengono grazie al supporto delle scuole della Città di Torino. La scuola test è l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici Giulio di Torino. «I risultati sono stati ottimi – commenta il professor Raffaele – i ragazzi rispondono bene agli insegnamenti. Ci sono stati grandi progressi dall’inizio alla fine del corso», anche gli allievi confermano la stessa versione, Arslan, nato in Pakistan nel 1993, Kine, senegalese di poco più vecchia: «Non cambierei nulla. Ho fatto amicizia».

Nel 2010 si vuole ripetere l’esperienza con altre scuole, che già si sono interessate al progetto.

Dopo le prime lezioni “timide” in acqua, sono iniziati i commenti e si è sviluppato il filo conduttore: l’amicizia e la confidenza con l’acqua, due elementi fondamentali per la nostra vita di tutti i giorni.

Enrico, uno degli allievi che hanno seguito il corso, ci conferma «Ero molto ansioso di seguire questo corso, anche se già ne faccio un altro. Vado molto d’accordo con i miei compagni, la struttura è ben attrezzata e veniamo tutti seguiti bene». Anche Alessandro è della stessa opinione: «Anche io sono molto soddisfatto. Fin da piccolo ero bravo ma ora ho più confidenza con l’acqua».

Lorenzo ci conferma l’importanza di alcuni valori della vita: «Ho già fatto esperienze simili, ma qui ho l’opportunità di fare amicizia», e Francesca è d’accordo con lui «Io già sapevo nuotare. La cosa che più mi piace sono i compagni e gli istruttori. Grazie a questa esperienza ho fatto amicizia».

Anche gli insegnanti confermano questo contesto: «Insieme si sentono tutti più sicuri. Giuseppe, ad esempio, aveva paura dell’acqua e non voleva entrare in piscina, ma poi, insieme agli altri ha vinto la paura».

A questo punto presso la piscina Aquatica di Corso Galileo Ferraris, da febbraio a giugno, nulla più separava i ragazzi dalle pinne, maschera e boccaglio e da tutta la lunghezza della vasca, anche dove l’acqua era più profonda, e quindi capovolte, qualche breve apnea, qualche gioco semplice a secco e in acqua, mirato all’integrazione dei componenti del corso, come il riconoscimento di fotografie di pesci plastificati, forme differenti da recuperare in acqua, racconti di storie (il vincitore assoluto? Nemo!).

Anche quest’anno la Scuola Subacquea Torino Tritone ha portato, l‘ultima domenica di giugno, gli allievi a Capo Noli di fronte all’isola di Bergeggi, vicino a Savona, per ammirare da vicino le bellezze del Mar Ligure.

Partiti all’alba e arrivati in spiaggia alle 9, sono iniziati i preparativi per l’ingresso in acqua, nonostante non fosse ancora riscaldata dal sole d’estate, l’entusiasmo e la voglia di tuffarsi nel mare era talmente contagiosa che non ci sono stati problemi.

La prima passeggiata acquatica ha avuto tempi più lunghi, perché è stato necessario tarare le attrezzature, per garantire il massimo confort e sicurezza in acqua.

Quindi sono iniziate le prove per entrare in acqua, per scoprire cosa volesse dire mettere la testa sotto la superficie, respirando con il tubo e guardando attraverso la maschera e magari sollevando le gambe dal fondo, cercando di utilizzare le pinne.

Infine ci si è lasciati andare all’abbraccio dell’acqua e alla scoperta delle creature marine che si incontrano nelle loro varie forme: salpe, acciughe, occhiate, donzelle, bavose, meduse, ricci, conchiglie, stelle marine, peperoncini, pomodori di mare, lattughe di mare, ombrelli di mare, alghe di vari tipi, ecc.

La seconda uscita in acqua invece è stata fatta dopo l’intervallo, passato con un buon pranzo a base di focaccia ligure in spiaggia, tra giochi organizzati con alcuni materiali didattici forniti tra gli altri dall’Acquario di Genova che hanno permesso, grazie ad alcune tavole, di confermare il riconoscimento delle creature marine viste in precedenza.

Il secondo percorso acquatico è stato caratterizzato dall’incontro simpatico con un polpo che voleva a tutti i costi conoscerci e giocare con noi, un incontro ravvicinato che ha divertito molto i ragazzi.

Guarda le foto dell’edizione 2009ù

Per informazioni:
Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholè Fututro Onlus
tel/fax:011/4366522

Stefano Moretto

23 marzo 2010

 

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