Quale futuro per il verde di Milano?

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Incontro con Pierfrancesco Maran,  Assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde del Comune di Milano e con Carlo Monguzzi – presidente dell’omonima Commissione.

«Il cambiamento di Milano deve passare anche attraverso un nuovo rapporto dei cittadini con il verde della nostra città. Le associazioni, i gruppi di cittadini, i comitati di quartiere devono avere la possibilità di partecipare alla cura e alla fruizione degli spazi verdi di Milano. Indicare un processo di partecipazione che passa attraverso l’educazione è fondamentale per migliorare il rispetto delle aree verdi cittadine. In più, è nostro preciso impegno aumentarne il numero così come ci hanno indicato in maniera chiara i referendum cittadini che si sono svolti lo scorso giugno» dichiara Pierfrancesco Maran, Assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde  del Comune di Milano.

«Il Regolamento d’Uso del Verde è in vigore a Milano dal 1995. Negli ultimi anni ha subito degli adeguamenti e attualmente è al vaglio dell’amministrazione comunale un’ulteriore proposta di adeguamento, finalizzata alla semplificazione e alla disciplina di casi in precedenza non contemplati. Il nostro programma si basa sulla valorizzazione degli spazi verdi pubblici esistenti attraverso l’incremento, ove possibile e opportuno, del patrimonio arboreo utilizzando essenze a maggior assorbimento di CO2, di aiuole fiorite, di ulteriori servizi e attrezzature per l’ utilizzo di queste aree con una diversificazione degli spazi in funzione delle esigenze segnalate dai cittadini» spiega l’assessore.

Quali sono stati i primi atti concreti per sviluppare e tutelare il verde urbano?

«In questi primi mesi abbiamo realizzato, soprattutto nella periferia della città, nuove aree gioco in parchi e giardini, abbiamo installato tavoli e contenitori per i rifiuti creando aree ristoro in largo Richini nei pressi della Statale, al Parco Solari, nei Giardini della Guastalla e Montanelli e abbiamo avviato il bando per la realizzazione di un’area gioco destinata anche a bambini con disabilità al parco Formentano. Un secondo aspetto che stiamo curando è la salvaguardia degli esemplari arborei sofferenti a causa di interferenze all’apparato radicale o in pericolo per la diffusione dell’Anoplophora chinensis. Ci stiamo anche dedicando all’ attuazione di progetti per la creazione e in alcuni casi per l’ampliamento di spazi verdi pubblici tra cui il Parco Agricolo Urbano della Vettabbia in zona Chiaravalle, il Parco Agricolo Urbano del Ticinello, la sistemazione al Parco delle Cave» spiega l’Assessore.

Possono i mezzi di trasporto migliorare la fruibilità del verde?

« Sì certamente. Ad esempio attraverso il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico in direzione dei grandi parchi e di altri spazi verdi che diventano così raggiungibili senza dover utilizzare l’auto anche con mezzi alternativi compresa la propria bicicletta o quelle del bike sharing. È una possibilità che stiamo studiando».

In una città come Milano è molto difficile conciliare l’esigenza dei posti auto con la tutela del verde.

“Difendere il verde dalla sosta selvaggia delle auto che affligge la nostra città non è compito semplice. Un caso emblematico è quello di viale Fulvio Testi che, non appena è stato riaperto al traffico è stato preso d’assalto da auto in sosta vietata. Sicuramente incrementeremo le pavimentazioni carrabili inerbite a salvaguardia anche della superficie filtrante e aumenteremo le piantumazioni in aree a parcheggio esistenti o previste» dichiara l’assessore Maran.

«Intendiamo  fermare i lavori dei parcheggi che prevedono l’abbattimento di alberi  e costruirne  dove non ce ne sono, un esempio emblematico è quanto fatto in piazzale Lavater» dichiara Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano, Verde del Comune.
«Serve avere più alberi giusti, con le essenze che possano convivere in questa città. Puntiamo a una Milano che vada piano con la gente che scenda nelle piazze a piedi per incontrarsi. Vorremo realizzare un piano urbano che preveda  mobilità e piste ciclabili per 100 km, nei prossimi tre mesi» prosegue Monguzzi.

Gli scarti delle potature, gli sfalci dell’erba come vengono smaltiti? Potrebbero essere utilizzati per la produzione di energia?

«Saranno trattati come rifiuti umidi, quindi mandati a compostaggi e utilizzati soprattutto come ammendante in agricoltura. Inoltre Amsa sta lavorando per raccogliere umido domestico e metterlo tutto insieme per fare compost».

In tempi di ristrettezze economiche e di tagli  il Comune come può trovare le risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde?

«Io proporrei di spostarla da altri capitoli di bilancio, per esempio con i tagli alla comunicazione».

Come sensibilizzare la cittadinanza al rispetto e al valore del verde urbano?

«Attraverso appelli, sanzioni, sensibilizzazione verso i  negozi, conclude Monguzzi».

Silvia Gelmini

21 febbraio 2012

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