L’attenzione green tra le competenze dei lavoratori di domani

CIOFS

La consapevolezza e il rispetto dell’ambiente saranno plus sempre più importanti da spendere nel mondo europeo del lavoro. Ne hanno parlato a Genova in occasione del XXV Seminario di Formazione Europea del CIOFS-FP.
L’attenzione all’eco-sostenibilità e all’ambiente deve caratterizzare il curriculum dei lavoratori di domani, parola del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane (CIOFS-FP), ente della Formazione Professionale che, ad esempio nelle sedi liguri di Genova e La Spezia procede da anni in questa direzione. Anche le novità inerenti la formazione finalizzata all’aggiornamento professionale sulle tematiche ambientali sono state oggetto di discussione nella XXV edizione del Seminario di Formazione Europea che, organizzato appunto dal CIOFS-FP, si è svolto a Genova dall’11 al 13 settembre scorso.

In queste tre giornate – che, come ha ricordato la presidente del CIOFS-FP Lauretta Valente, «sono di fatto gli unici stati generali della formazione professionale» – si è discusso di un tema che in questa edizione 2013 è più che mai imposto dall’attualità perché, ha continuato Valente, «pur con una quindicina d’anni di ritardo l’Italia ha cominciato a tradurre in legge le indicazioni europee sulla certificazione, e il contributo di questi tre giorni è stato quello di offrire alle istituzioni l’esperienza, maturata sul campo, degli enti formativi, per discutere insieme quali sono i metodi più efficienti e veloci per arrivare a un “patentino” italiano delle competenze acquisite per l’inserimento lavorativo».

Da anni gli enti formativi del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane per la Formazione Professionale si impegnano sulle tematiche legate all’ambiente perché, come sottolinea Monica Bozzo del CIOFS-FP Liguria, «la sensibilizzazione e l’attenzione ai temi dell’eco-sostenibilità saranno sicuramente un plus nell’inserimento lavorativo dei giovani, anche se si tratta di un processo lungo che deve partire dal basso, di modo che gli stessi ragazzi che noi raggiungiamo nelle scuole dell’obbligo portino una sensibilità “verde” all’interno delle rispettive famiglie comprendendo, e facendo comprendere, come e quanto una scelta, all’apparenza individuale, possa avere ricadute positive anche importanti sulla comunità».

In questa direzione si sviluppano, ad esempio, i corsi dedicati agli educatori ambientali, che a breve verranno riproposti dal Centro Salesiano ligure con un nuovo bando europeo, nonché il progetto V.A.LO.R.E. (Valorizzazione dei prodotti Agroalimentari Locali come Risorse per uno sviluppo Ecosostenibile), dedicato già nel 2009 a una formazione finalizzata all’aggiornamento professionale di giovani neodiplomati in qualifiche attinenti il settore agroalimentare, per favorire l’occupazione o l’autoimprenditorialità degli utenti in questo comparto.

«Negli anni scorsi – ricorda Giuliana Storace, direttrice del CIOFS-FP Liguria – abbiamo portato avanti molti progetti legati alle tematiche ambientali, in particolare sui temi sicurezza e qualità, che hanno dato importanti sbocchi di inserimento lavorativo. Da questo punto di vista, un riferimento è stato il progetto “TRENO” (Trasferire le Risorse Endogene di un territorio in Nuova Occupazione) che, nato dall’iniziativa comunitaria EQUAL, ha avuto una durata complessiva di tre anni, dandoci la possibilità di realizzare due filoni di attività, il primo strettamente teorico e il secondo più pratico: un gruppo selezionato di ragazzi ha avuto modo di svolgere una serie di lezioni sul territorio della Val d’Orba e nella Comunità Montana del Giovo imparando a conoscere direttamente la zona e scoprendo come valorizzarla in chiave di nuove occupazioni».

Inoltre, il riconoscimento delle competenze professionali, tema specifico del Seminario Europa 2013, è risultato fondamentale in ogni settore lavorativo, come sottolineato dai relatori, italiani e stranieri, della tre giorni genovese che hanno indicato come prossimo obiettivo quello di armonizzare il sistema italiano a quello europeo per favorire una maggiore mobilità nazionale e internazionale.

 

 di Rosalba Pasetto

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