La biglia blu…e l’oro blu…il 2015, un anno da ricordare…

(di Stefano Moretto)

Nel 1972, a una distanza di circa 45 mila chilometri, l’equipaggio dell’Apollo 17 fotografò la terra interamente illuminata dal sole. Da quel punto di vista il pianeta assomigliava ad una biglia blu e venne soprannominato “Blue Marble”: marmo blu.
Questa tinta è il frutto della maggioranza dell’elemento acqua sulla superficie del globo, più di due terzi della superficie terrestre sono ricoperti dall’acqua. 
L’acqua è una risorsa preziosa, esauribile, poco disponibile e la sua distribuzione planetaria non è equamete distribuita.
Il 97% dell’acqua è salata, soltanto il 3% è dolce, di cui solo 1/3 può essere utilizzato dall’uomo, poiché, gli altri 2/3 sono trattenuti nei ghiacciai e nelle nevi permanenti.
Infine, questo 1% non è rappresentato dalla sola acqua di superficie: contribuiscono a formare l’intero quantitativo sia l’acqua dispersa nell’atmosfera sia quella delle falde idriche.
L’acqua è una risorsa limitata, fonte di vita e alla base di ogni attività antropica, dal bere al lavarsi, indispensabile per coltivare la terra e per produrre gran parte del cibo necessario al sostentamento.
Nonostante l’acqua sia una risorsa così preziosa, la sua presenza e disponibilità viene spesso data per scontata. Consumata e inquinata senza troppi riguardi.
Questo, tra gli altri, è stato uno dei temi fondamentali dei mesi di EXPO 2015, tenutosi a Milano, ma non solo.
Infatti il “lascito” dell’Expo, secondo il nostro capo dello Stato “sta nell’aver cercato di definire il cibo e l’alimentazione come lingua comune dei popoli. Lingua comune non vuol dire omologazione. Al contrario. E’ espressione di dialogo  e di valorizzazione delle biodiversità, manifesta conoscenza e rispetto delle culture e delle loro radici, è scoperta di valori e interessi convergenti in nome dell’uomo. Rappresenta l’antidoto alla nuova Babele e alle esclusioni che la società globale può generare se non viene governata”.
Inoltre La Carta di Milano, ha sostenuto poi il presidente, “è un documento di grande rilievo, che ha affermato il diritto al cibo e all’acqua come parte essenziale di un più ampio diritto alla vita, e dal quale d’ora in avanti non si potrà prescindere nel valutare l’applicazione di diritti umani universali”.
Lo stesso Papa Francesco, tra maggio e giugno 2015, nell’enciclica “Laudato si” parla di saldare il debito sociale coi Paesi più poveri del mondo, voltare pagina sul clima con atti concreti per salvare il pianeta che è poi la “casa dell’uomo”. Infatti i cinque elementi principali dell’Enciclica sono: Terra, Clima, Acqua, Mercato, Tecnologia. In particolare rilancia il concetto di acqua come bene comune e insiste sulla realtà del mondo in cui c’è chi l’acqua non ce l’ha e chi la privatizza. Ci sono milioni di persone che non hanno accesso all’acqua, ricorda Bergoglio, e questo provoca malattie per la mancanza di igiene. L’altra faccia della medaglia è quella di “luoghi in cui avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mercato”. 
Infine il 30 Novembre a Parigi si è tenuta la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (Cop21) e uno degli argomenti chiave delle negoziazioni è stata la cosiddetta climate finance (cioè tutti gli investimenti e le operazioni finanziarie disegnate per contribuire alla stabilizzazione e alla riduzione delle emissioni di gas serra, ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici e migliorare l’adattamento e la resilienza a essi).
“All’ordine del giorno c’è il destino dell’umanità”, ha esordito il padrone di casa, il presidente francese François Hollande. “L’obiettivo di questa conferenza è la pace, visto che corriamo il rischio di nuove guerre per l’accesso all’acqua”.
Dopo due settimane di negoziati il nuovo accordo sul clima è stato firmato dai rappresentanti dei diversi paesi presenti alla Cop21.
“Questo, se voi vorrete, sarà il primo accordo universale sul clima”, ha ribadito il presidente francese Francois Hollande. “Non capita spesso nella vita di avere l’opportunità di cambiare il mondo, voi oggi avete quest’opportunità”.
L’accordo prevede un obiettivo davvero molto ambizioso: contenere l’aumento della temperatura globale del pianeta ben al di sotto dei 2°C, perseguendo idealmente il goal di +1,5°C. 

La sfida per la salvezza di tutti noi è iniziata, tu cosa farai?

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