Il 5×1000 all’ambiente: come e perché

Gli italiani sono poco sensibili all’ambiente? Qualche argomento per cambiare idea

 

di Mario Salomone

 

In questi giorni un po’ tutti siamo bersagliati da spot televisivi, da e-mail, lettere, volantini che ci invitano a destinare il 5×1000 a qualche ente non lucrativo.

Destinare il 5×1000 non costa nulla, se non una firma sul 730, sul CUD o sulla dichiarazione dei redditi e il tempo dedicato a decidere il beneficiario. Non costa nulla, perché non è una tassa che si paga: è un criterio di ripartizione dei fondi che lo Stato ogni anno destina agli enti senza scopo di lucro che svolgono attività culturali, scientifiche, sociali, sportive, ambientali.

I possibili beneficiari sono tantissimi (ben 300 mila!) e forse sarebbero un po’ da sfoltire. Certo, il numero non favorisce la scelta, che spesso finisce per cadere sulle sigle più note e che (facendo così piovere sul bagnato…) possono investire cifre spesso molto ragguardevoli in pubblicità e marketing.

Ci sono anche le donazioni

Un altro canale di sostegno al non profit sono le donazioni alle ONLUS, deducibili o detraibili in sede di denuncia dei redditi, anche se non è il vantaggio fiscale la motivazione principale di quella percentuale di italiani (purtroppo ferma negli anni) che fa una donazione per cause benemerite.

Anche in questo caso, come per le destinazioni del 5×1000, l’ambiente è la cenerentola delle statistiche, con cifre irrisorie.

L’ambiente, alla base

Eppure, investire in vario modo nell’ambiente (con il 5×1000, le donazioni, il volontariato,…) farebbe bene anche su altri piani: vorrebbe dire “curare” le cause e non gli effetti. Sappiamo, ad esempio, che la maggior parte delle malattie sono provocate da cattivi stili di vita, da alimentazione “spazzatura” o sbagliata e inquinamento, che la fame, le migrazioni e la povertà sono il frutto dell’ingiustizia ambientale, che se maltrattiamo gli animali è perché non capiamo l’importanza della Natura e degli altri esseri viventi.

Un’esperienza unica in Italia e nel mondo

Le organizzazioni che operano per l’ambiente esistono, non abbastanza numerose rispetto ad altri settori, e sono in genere meritevoli di sostegno.

Una, però, ha un modo assolutamente originale di operare: non per sé, ma al servizio di tutte le altre. Se avete indovinato, è la ONLUS che dal 1989 pubblica il mensile di riferimento dell’educazione ambientale (.ECO), dal 2003 una famiglia di pubblicazioni tutte dedicate alla fondamentale risorsa acqua (Pianeta azzurro), dal 2007 l’unica rivista italiana di taglio scientifico (Culture della sostenibilità), che con i suoi libri cerca di provocare un positivo Effetto farfalla. Il sito www.educazionesostenibile.it è uno spazio “pubblico” e quello www.environmental-education.org una finestra sul mondo, con la rete internazionale WEEC che sosteniamo a prezzo di grossi sacrifici, compensati dalla soddisfazione di vedere i congressi succedersi orami con regolarità ogni due anni, con la partecipazione di migliaia di persone dai cinque continenti.

Dare una sponda alle reti, favorirne la nascita se mancano, facilitare convegni e seminari, fare in modo che le esperienze, i linguaggi, i punti di vista, le riflessioni si incontrino, si mescolino e si scambino: ecco la funzione, assolutamente originale e unica, di questa strana ONLUS che lavora al servizio di tutti e non per sé.

Tante cose, in Italia, in Europa e nel mondo non sarebbero esistite e non esisterebbero senza l’impegno profuso in questi anni a vantaggio del bene comune.

Più risorse per la co-evoluzione dell’educazione ambientale…

Ecco perché mi sento di fare un appello perché il 5×1000 e le donazioni guardino all’ambiente più di quanto non sia avvenuto finora e perché guardino in particolare alla istituzione non profit che assicura i mezzi tecnici, le risorse umane e il patrimonio di relazioni indispensabili perché spazi di collaborazione, confronto e di coevoluzione possano continuare a esistere e anzi rafforzarsi.

Per destinare il 5×1000:

scrivere 02793420015 nella apposita casella del 730, del CUD o della denuncia dei redditi

 

Per fare una donazione:

bonifico sul conto bancario presso Banca Etica IBAN IT 87 S 05018 01000 000000109352

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