Educazione ambientale, riparte l’azione governativa

20161123 SERGIO SICHENZE
Si è svolta a Roma la Conferenza Nazionale dell’educazione ambientale. Diventerà annuale.
I ministri Galletti e Giannini firmano una “Carta” di impegni e annunciano 20 milioni di euro per l’educazione ambientale nelle scuole.
E da Papa Francesco arriva un messaggio di incoraggiamento
 
(Roma, 23 novembre 2016) Si è aperta con l’inno di Mameli cantato dai ragazzi e ragazze del Liceo Musicale di Roma (che hanno chiuso l’evento con musica e canti) la giornata conclusiva della Conferenza Nazionale dell’educazione ambientale svoltasi al MAXXI di Roma il 22 e 23 novembre.
Proseguita con l’intervento del nuovo presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Peter Thomson (ambasciatore delle Fiji all’Onu), che ha osservato “l’umanità va verso un precipizio”, la mattinata ha avuto tre momenti clou:
– la lettura di un messaggio di saluto del Segretario di Stato vaticano Mons. Parolin a nome di papa Francesco, da parte dell’arcivescovo Tomasi, nunzio apostolico e membro del Consiglio pontificio della giustizia e della pace. “Il Santo Padre – si legge nel testo – esprime apprezzamento per il significativo evento volto a favorire una autentica sensibilità ecologica, specialmente tra le giovani generazioni”. “Il Papa – prosegue il documento – auspica che l’iniziativa susciti un rinnovato impegno nel riconosce re preservare la bellezza del Creato, dono incomparabile di Dio”;
– la firma apposta dai ministri dell’Ambiente Galletti e dell’Istruzione Giannini di una carta di impegni comuni per la promozione dell’educazione ambientale, accompagnata dall’annuncio di Galletti che la Conferenza sarà ripetuta annualmente;
– l’annuncio di un accordo tra MATTM e MIUR per destinare 20 milioni di euro di fondi MIUR all’educazione ambientale nelle scuole.
 
20 milioni di euro per l’educazione ambientale sul PON Scuola
 
I fondi stanziati serviranno ad inserire l’educazione ambientale nelle scuole italiane, dalle primarie fino ai gradi più alti: provengono dal Piano operativo nazionale (PON) Scuola e serviranno alla formazione degli insegnanti e a progetti specifici per gli studenti, i cui contenuti saranno affidati al Ministero dell’ Ambiente.
A Sergio Sichenze (nelle foto), di ARPA Friuli Venezia Giulia, responsabile della rete regionale friulana di educazione ambientale20161123 SERGIO SICHENZE 2bis (nonché membro del direttivo della rete WEEC Italia), intervistato dalla giornalista del TG5 Tessa Gelisio, il compito di spiegare il senso di quanto emerso nei lavori del giorno precedente.
Licia Colò (profuga ambientale dalla RAI accolta da TV2000, dove va in onda la domenica alle 15,20), aiutandosi con video tratti dal suo programma Il mondo insieme, ha parlato dell’importanza di rispettare gli animali (tema assente – ha lamentato – nei lavori della conferenza), della crescente mancanza di acqua dolce sul pianeta e di quanto di positivo però ciascuno può fare per un mondo migliore.
La conferenza (a inviti e a porte chiuse) aveva visto oltre duecento persone (tra esperti di educazione ambientale – tra cui diversi membri della rete WEEC – e rappresentanti delle istituzioni, della società civile e delle imprese) animare una giornata di intensa discussione, articolata in dodici tavoli tematici, alla presenza di una infaticabile Barbara Degani, la sottosegretaria del Ministero dell’Ambiente che in questi anni si è impegnata nella ripresa di attenzione del governo centrale verso l’educazione ambientale.
 

I temi sul tavolo
 
Questi i dodici tavoli:
1. Biodiversità (aree naturali protette, servizi eco sistemici e sviluppo del territorio).
2. Agenda 2030 (educazione allo sviluppo sostenibile, modelli innovativi di impresa e di consumo).
3. Mobilità sostenibile (nuova cultura della mobilità, governance, informazione, sicurezza e benefici ambientali).
4. Società civile (modelli educativi formali, non formali e informali: strumenti di integrazione).                     
5. Digitale e comunicazione (dai nativi digitali ai nativi ambientali, come sarà possibile?
contenuti, linguaggi, format).
6. Ambiente e salute (educazione, ambiente e salute. la necessita di un approccio sistemico: quali ostacoli e quali vantaggi).
7. Economia circolare (strategie per educare il produttore e il consumatore al nuovo modello).
8. Turismo sostenibile (ambiente e valorizzazione delle risorse paesaggistiche).
9. Lotta al cambiamento climatico (strategie educative vincenti per i cambiamenti climatici).
10. Città (cambiamenti climatici, mitigazione e adattamento in aree urbane come formare una comunità).
 resiliente).
11. Gestione delle risorse naturali (tutela e gestione delle acque, difesa del rischio idrogeologico e gestione del rischio alluvioni).
12. Spreco alimentare (agricoltura sostenibile, educazione alla corretta alimentazione, misure di prevenzione degli sprechi alimentari).
 
Uscita dal letargo
 
La conferenza ha dunque segnato ufficialmente l’uscita dell’azione governativa in favore dell’educazione ambientale da un letargo che durava dal Forum nazionale organizzato dal MATTM nel 2007, dopo la prima e finora unica conferenza nazionale tenuta a Genova nel 2000, mentre sui territori alcune Regioni, vari enti locali e tutto un tessuto locale di parchi, associazioni, musei, cooperative, ecc. aveva continuato a lavorare, sia pure tra tagli feroci di bilanci e l’indifferenza di molti amministratori pubblici.
Lo stanziamento di 20 milioni di euro da parte del MIUR (meno di quanto era stato ipotizzato tempo fa, ma più dello zero attuale) e l’impegno di Galletti di rendere fisso l’appuntamento sono atti concreti che fanno sperare in una inversione di rotta, di cui dobbiamo ringraziare anche il pontefice papa Francesco con la sua enciclica Laudato sì (molto citata alla conferenza), e, purtroppo, l’aggravamento della crisi socio-ambientale che travaglia il pianeta e che richiede un’azione decisa e urgente, con il determinante contributo, ora riconosciuto in modo crescente, dell’educazione, in tutte le sue forme e contesti.

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