Atlante multimediale della cultura materiale

ecomuseo

L’idea di varare una raccolta (atlante) di immagini, suoni e parole utilizzando il supporto dell’elaboratore informatico rappresenta una scelta moderna e d’impatto soprattutto sulle nuove generazioni. Il progetto è frutto del lavoro di docenti e studenti della provincia di Vercelli.

Il progetto ha contribuito a sistematizzare, valorizzare e mettere in rete una funzione di ricerca sul territorio che spesso le scuole già svolgono autonomamente e dunque a fare del mondo della scuola un protagonista attivo e permanente del recupero del censimento e della promozione del patrimonio culturale, edilizio, storico, agricolo e paesaggistico-ambientale della provincia di Vercelli e delle aree delle province confinanti caratterizzate dalla cultura risicola. L’area individuata per la prima realizzazione del progetto è stata quella della pianura vercellese e delle prime propaggini alpine, con particolare riguardo all’area coperta dall’ecomuseo delle “Terre d’acqua”.

Con l’anno scolastico 2002/2003 ha preso il via il progetto “Atlante multimediale della cultura materiale”. Il progetto, proseguito negli anni scolastici 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007 ha coinvolto finora 40 scuole in totale, circa 200 classi, oltre 3500 studenti.

Lo strumento scelto dal progetto promosso dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Vercelli tramite il Centro di Educazione Ambientale, è Internet.

Il risultato del lavoro appassionato svolto da docenti e studenti vè stato man mano riversato nelle pagine elettroniche di questo sito, dove a poco a poco si sta formando, appunto, un grande “Atlante multimediale” del patrimonio ambientale e culturale nell’area delle coltivazioni risicole che si estendono sulle “terre d’acqua”.

Dall’entusiasmo di quella che probabilmente è la più grande “redazione web” d’Italia, sono nati decine di ipertesti che documentano il patrimonio culturale e ambientale della pianura risicola. Ragazzi e ragazze, sotto la guida dei loro insegnanti, hanno fatto ricerche, intervistato, osservato, fotografato, disegnato, scritto, hanno trovato oggetti rari e immagini che il tempo stava consumando insieme ai ricordi, ai volti, alle voci di città e paesi delle “terre d’acqua”. Hanno così conosciuto meglio il loro territorio e al tempo stesso si sono familiarizzati con le nuove tecnologie.

Una prima parte di questa enorme mole di materiali è già stata riversata nel sito. Qui i visitatori virtuali possono trovare la copia integrale dei prodotti nati dal progetto didattico e una loro sintesi sotto forma di centinaia di schede: persone, luoghi, animali, piante, chiese e monumenti, poesie, episodi, ricette di cucina e altro ancora.

Le scuole, inoltre, grazie a questo sito, hanno a disposizione un grande archivio, destinato a conservare e a rendere accessibile a miliardi di potenziali destinatari di ogni Paese l’importante e continuo lavoro di studio del territorio che spesso si svolge nelle scuole italiane e che resta magari ignorato.

Un aspetto rilevante e molto originale del sito è la struttura su due livelli che corrisponde ad altrettante soluzioni comunicative: ci sono infatti in realtà due siti paralleli, uno dedicato ai più “grandi” e uno, l’Ecomuseo delle bambine e dei bambini, riservato alla scuola primaria, con una grafica diversa e accattivante e un linguaggio adatto alla fascia di età.

Per saperne di più visita il sito dell’ Ecomuseo delle Terre d’acqua

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