Angelo Vassallo, sindaco coraggioso

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Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica nel Cilento, ucciso barbaramente dalla camorra domenica 5 settembre 2010, è il simbolo di un impegno che nonostante il degrado e la corruzione dilaganti, contraddistingue tanti italiani che dicono “no” alla criminalità organizzata, al saccheggio del territorio, alla cementificazione, alla speculazione.

Italiani coraggiosi, che spesso, come purtroppo è accaduto tante volte in passato, pagano con la vita l’impegno civile al servizio delle istituzioni o nei movimenti di base.

Amministratori locali (in genere di piccoli centri, amanti della loro terra), sindacalisti, carabinieri e poliziotti, magistrati, avvocati come Giorgio Ambrosoli, imprenditori che rifiutano il pizzo, cittadini “militanti” o semplicemente indignati e “resistenti”: la lista dei martiri della legalità e di un modello di società non in preda alle caste e alle mafie è insopportabilmente, indecentemente lunga.

L’ambiente e la sostenibilità sono un nodo centrale in questa lotta contro lobby, criminalità organizzata, speculatori, potentati occulti. Lo scempio del paesaggio, l’assalto alle risorse naturali, le colate di cemento, il business dei rifiuti (insieme all’evasione fiscale generalizzata e ad altre amenità), l’abusivismo sono purtroppo la cifra del malsviluppo italiano. Malgoverno, mancanza del senso del bene comune, individualismo, rampantismo, parassitismo sono mali che ci affliggono almeno dai tempi del boom economico.

M. S.

13 settembre 2010

 

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