A Dobbiaco con i piedi per terra

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“Suolo: la guerra per l’ultima risorsa” è il titolo della nuova edizione dei Colloqui di Dobbiaco che si tengono nella cittadina alpina a cavallo tra Italia e Austria il 29 e il 30 di settembre 2012.

Relatori e pubblico si confrontano sulle minacce e i pericoli che incombono sul sottile strato del  Pianeta su cui poggiano, letteralmente, le fondamenta della nostra vita. Il suolo è al tempo stesso habitat, fonte di nutrimento e pozzo di risorse.

È proprio nel conflitto di interessi tra le sue diverse destinazioni una delle cause principali di preoccupazione: se negli anni Sessanta ogni abitante della Terra poteva contare, in media, su 0,4 ettari di suolo coltivabile, nel 2050 ne avrà a disposizione solo 0,16. Dato allarmante se si considera la continua crescita demografica che porterà, per allora, l’umanità a superare la soglia dei 9 miliardi.

Cementificazione, compattazione, contaminazione, erosione e depredamento del suolo mettono a repentaglio la vita stessa sulla Terra. Si inizia a parlare, come per il petrolio, di un “picco del suolo”.

La situazione è particolarmente allarmante nei paesi più poveri, Africa in primis. Oltre ai danni provocati dalla deforestazione e dalla crisi idrica, una delle minacce più gravi viene dalla corsa all’accaparramento di appezzamenti di terreno enormi da parte delle multinazionali, il land grabbing.

Quali opportunità e prospettive si aprono nella lotta al consumo del suolo? Come si possono difendere i diritti delle popolazioni rurali dall’espropriazione globalizzata? Quale contributo può dare una politica attiva per la difesa del suolo allo sviluppo di filiere produttive più ecologiche e sostenibili? Queste le domande che animeranno il dibattito.

I Colloqui di Dobbiaco sono stati ideati e realizzati nel 1985 dall’oggi scomparso Hans Glauber, presidente dell’Ökoinstitut Südtirol. A partire dal 2008 sono curati da Wolfgang Sachs, autore di Ambiente e giustizia sociale. I limiti della globalizzazione, che nell’edizione del 2012 sarà affiancato da Karl-Ludwig Schibel.

Durante la presentazione dell’iniziativa a Bari, qualche settimana fa, è stato chiesto agli organizzatori perché abbiano scelto un tema così specifico, a portata per lo più di esperti del settore. Nella domanda si cela la risposta. Fino a quando il suolo rimarrà un tema per esperti, le prospettive per questa “ultima risorsa” non sono ottime.

M.P.

10/07/2012

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