5X1000: non dimenticate i “piccoli”
Ci sono organizzazioni degnissime, altre forse meno. Il problema, però, non è questo. Il grande pubblico conosce poco il mondo non profit e inevitabilmente le scelte del 5×1000 si dirigono verso le sigle più note, quelle di cui parlano giornali e tv.
Anche tra le Onlus, insomma, si crea un gap: chi è “grande” può investire in comunicazione, beneficiare di più scelte e avere più fondi. Per le piccole rimangono le briciole.
Un 5×1000 per diffondere cultura ambientale
Ricordatevene quando compilate il vostro modulo e indicate il codice fiscale dell’organizzazione cui volete destinare il 5×1000. Alle “grandi” associazioni arriveranno senz’altro fondi consistenti, perché molti le indicheranno. Ma anche i “piccoli” svolgono un ruolo importante.
Noi siamo tra i “piccoli”. Il vostro 5×1000 non ci farà diventare certo “grandi” ma ci aiuterà a continuare nella grande impresa di pubblicare “il” mensile italiano di educazione ambientale (.eco), organizzare ogni due anni i congressi mondiali WEEC, alimentare questo spazio web di informazioni e dibattito, diffondere cultura ambientale, divulgare la ricerca più avanzata grazie al semestrale Culture della sostenibilità e tante altre cose.
23 aprile 2012