SUSTAINABILITY INTERNATIONAL FORUM: SI PARLA DI INFORMAZIONE AMBIENTALE

Si svolge a Roma martedì 25 novembre 2014, ore 9:30, alla LUMSA, Sala Giubileo (Via Porta di Castello 44, Roma) la sesta edizione del Sustainability International Forum, luogo privilegiato di dialogo e confronto fra aziende, istituzioni, mondo accademico, associazioni, studenti e cittadini: una moderna agorà per riflettere sulle sfide e le tendenze in atto a livello mondiale in tema di sviluppo sostenibile, per analizzare il modo in cui la globalizzazione e la green economy stiano influenzando e orientando l’evoluzione di una crescita economica a misura d’uomo, anche in termini di opportunità.

La Conferenza affronterà il tema dell’informazione come elemento indispensabile per modificare gli atteggiamenti delle persone, per diffondere valori, comportamenti e capacità coerenti per garantire e ottenere un’effettiva partecipazione dei cittadini nei processi decisionali.

Nel corso della mattinata verrà presentato il primo Rapporto dell’Osservatorio Eco-Media e sarà assegnato anche il Premio Giornalisti per la Sostenibilità, un riconoscimento simbolico a quei professionisti che si siano particolarmente distinti per l’impegno in favore della divulgazione, anche scientifica, di tematiche ambientali e sociali. Il Premio è anche un pretesto per raccontare quanto di buono accade, attraverso le best practices di imprese, istituzioni, associazioni e singoli cittadini: oltre la denuncia, quindi, storie da cui prendere esempio.

Interverrà tra gli altri il Segretario Generale WEEC, Mario Salomone.

La partecipazione è libera e gratuita.

Programma e iscrizione:

http://www.pentapolis.eu/attivit%C3%A0-e-progetti/sustainability-international-forum/


WEEC 2015: prorogata la scadenza

Slitta al 19 dicembre il termine per presentare proposte per l’Ottavo congresso mondiale dell’educazione ambientale, che come è noto si terrà a Goteborg, in Svezia, nel 2015. La registrazione avviene tramite il sito del congresso: www.weec2015.org

Come per i precedenti congressi, sarà presente una numerosa delegazione italiana. Chi è interessato a farne parte può contattare lo sportello Italia della rete WEEC (italia@environmental-education.org)

Nuove minacce a Lirio Abbate: la solidarietà di Fima, contro criminalità organizzata e inquinamento

Lirio Abbate, l’inviato dell’Espresso sotto scorta dal 2007 per le minacce della criminalità organizzata, è stato oggetto di un grave, preoccupante e inaccettabile tentativo di intimidazione. L’auto scortata sulla quale viaggiava è stata prima pedinata e poi speronata in mezzo al traffico di Roma.
Fima (Federazione italiana media ambientali) esprime la propria solidarietà al giornalista, autore di numerose inchieste sugli intrecci tra politica, affari e criminalità organizzata in vari settori dell’economia di Roma. Tutti i componenti della Federazione si stringono attorno a Lirio.

“Chiunque, a qualsiasi livello, sia oggetto di intimidazioni mafiose deve essere difeso senza alcuna preclusione ed occorre mettere a punto strumenti efficaci affinché le intimidazioni ai giornalisti da parte della criminalità organizzata non raggiungano l’obiettivo di togliere voce all’informazione”, afferma Mario Salomone, presidente di Fima.

Il caso di Abbate è uno dei tanti che interessano i cronisti locali impegnati sul terreno della lotta alle illegalità ambientali, che devono affrontare difficoltà sempre più grandi. Non bisogna dimenticare, infatti, che il 52% dei giornalisti sono freelance indipendenti, meno tutelati rispetto ai colleghi che lavorano nelle redazioni.

Gli attacchi a un’informazione libera non vengono solo dalle minacce e dalle intimidazioni. Anche la politica ci mette il suo, con una legge sulla diffamazione che non prevede il carcere per i giornalisti, ma mantiene comunque il suo effetto intimidatorio con sanzioni fino a 10.000 euro. Chi tutela il diritto dei cittadini alla verità?

Nuove minacce a Lirio Abbate: la solidarietà di Fima, contro criminalità organizzata e inquinamento

Lirio Abbate, l’inviato dell’Espresso sotto scorta dal 2007 per le minacce della criminalità organizzata, è stato oggetto di un grave, preoccupante e inaccettabile tentativo di intimidazione. L’auto scortata sulla quale viaggiava è stata prima pedinata e poi speronata in mezzo al traffico di Roma.
Fima (Federazione italiana media ambientali) esprime la propria solidarietà al giornalista, autore di numerose inchieste sugli intrecci tra politica, affari e criminalità organizzata in vari settori dell’economia di Roma. Tutti i componenti della Federazione si stringono attorno a Lirio.

“Chiunque, a qualsiasi livello, sia oggetto di intimidazioni mafiose deve essere difeso senza alcuna preclusione ed occorre mettere a punto strumenti efficaci affinché le intimidazioni ai giornalisti da parte della criminalità organizzata non raggiungano l’obiettivo di togliere voce all’informazione”, afferma Mario Salomone, presidente di Fima.

Il caso di Abbate è uno dei tanti che interessano i cronisti locali impegnati sul terreno della lotta alle illegalità ambientali, che devono affrontare difficoltà sempre più grandi. Non bisogna dimenticare, infatti, che il 52% dei giornalisti sono freelance indipendenti, meno tutelati rispetto ai colleghi che lavorano nelle redazioni.

Gli attacchi a un’informazione libera non vengono solo dalle minacce e dalle intimidazioni. Anche la politica ci mette il suo, con una legge sulla diffamazione che non prevede il carcere per i giornalisti, ma mantiene comunque il suo effetto intimidatorio con sanzioni fino a 10.000 euro. Chi tutela il diritto dei cittadini alla verità?

Nuove minacce a Lirio Abbate: la solidarietà di Fima, contro criminalità organizzata e inquinamento

Lirio Abbate, l’inviato dell’Espresso sotto scorta dal 2007 per le minacce della criminalità organizzata, è stato oggetto di un grave, preoccupante e inaccettabile tentativo di intimidazione. L’auto scortata sulla quale viaggiava è stata prima pedinata e poi speronata in mezzo al traffico di Roma.
Fima (Federazione italiana media ambientali) esprime la propria solidarietà al giornalista, autore di numerose inchieste sugli intrecci tra politica, affari e criminalità organizzata in vari settori dell’economia di Roma. Tutti i componenti della Federazione si stringono attorno a Lirio.

“Chiunque, a qualsiasi livello, sia oggetto di intimidazioni mafiose deve essere difeso senza alcuna preclusione ed occorre mettere a punto strumenti efficaci affinché le intimidazioni ai giornalisti da parte della criminalità organizzata non raggiungano l’obiettivo di togliere voce all’informazione”, afferma Mario Salomone, presidente di Fima.

Il caso di Abbate è uno dei tanti che interessano i cronisti locali impegnati sul terreno della lotta alle illegalità ambientali, che devono affrontare difficoltà sempre più grandi. Non bisogna dimenticare, infatti, che il 52% dei giornalisti sono freelance indipendenti, meno tutelati rispetto ai colleghi che lavorano nelle redazioni.

Gli attacchi a un’informazione libera non vengono solo dalle minacce e dalle intimidazioni. Anche la politica ci mette il suo, con una legge sulla diffamazione che non prevede il carcere per i giornalisti, ma mantiene comunque il suo effetto intimidatorio con sanzioni fino a 10.000 euro. Chi tutela il diritto dei cittadini alla verità?

Nuove minacce a Lirio Abbate: la solidarietà di Fima, contro criminalità organizzata e inquinamento

Lirio Abbate, l’inviato dell’Espresso sotto scorta dal 2007 per le minacce della criminalità organizzata, è stato oggetto di un grave, preoccupante e inaccettabile tentativo di intimidazione. L’auto scortata sulla quale viaggiava è stata prima pedinata e poi speronata in mezzo al traffico di Roma.
Fima (Federazione italiana media ambientali) esprime la propria solidarietà al giornalista, autore di numerose inchieste sugli intrecci tra politica, affari e criminalità organizzata in vari settori dell’economia di Roma. Tutti i componenti della Federazione si stringono attorno a Lirio.

“Chiunque, a qualsiasi livello, sia oggetto di intimidazioni mafiose deve essere difeso senza alcuna preclusione ed occorre mettere a punto strumenti efficaci affinché le intimidazioni ai giornalisti da parte della criminalità organizzata non raggiungano l’obiettivo di togliere voce all’informazione”, afferma Mario Salomone, presidente di Fima.

Il caso di Abbate è uno dei tanti che interessano i cronisti locali impegnati sul terreno della lotta alle illegalità ambientali, che devono affrontare difficoltà sempre più grandi. Non bisogna dimenticare, infatti, che il 52% dei giornalisti sono freelance indipendenti, meno tutelati rispetto ai colleghi che lavorano nelle redazioni.

Gli attacchi a un’informazione libera non vengono solo dalle minacce e dalle intimidazioni. Anche la politica ci mette il suo, con una legge sulla diffamazione che non prevede il carcere per i giornalisti, ma mantiene comunque il suo effetto intimidatorio con sanzioni fino a 10.000 euro. Chi tutela il diritto dei cittadini alla verità?

ECO&ECO 2014 NUTRIRE LA CITTA’, il programma definitivo

L’appuntamento è per venerdì 21 novembre, all’Ecofoyer-Casa dell’Ambiente, in corso Moncalieri 18 a Torino. Una giornata per confrontarsi sui temi dell’agricoltura e apicoltura urbana.

Oltre 400 orti urbani a Torino, i parchi, le cascine, i percorsi di educazione ambientale e avvicinamento alla ruralità, le mense scolastiche. Torino non è più “one company town”, ma un laboratorio in cui concepire nuovi spazi e nuovi modi di vivere la realtà urbana. Un fermento culturale che dilaga tra le tante presenze associative che in città si occupano di biologico, di km 0, cooperazione alimentare, di lotta agli sprechi, ecc.

Dove sta andando la città? Facciamo il punto insieme all’Assessore all’ambiente del Comune Enzo LavoltaStefania Fumagalli di Coldiretti, Donatella Mosso di Fondazione Torino Smart City, Alessandro Mostaccio del Movimento consumatori e molti altri.

Scopri il programma definitivo.

L’ingresso è libero e occorre prenotarsi a eco@educazionesostenibile.it

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PREMIO ETICA e SPORT per le Scuole Piemontesi

 

L’associazione Etica e Sport rilancia la sezione Scuole nella 6° edizione del premio intitolato a Rinaldo Bontempi e Maurizio Laudi, parlamentare europeo il primo e ideatore in quella veste del “Libro Bianco della UE sullo sport”, giudice in prima linea nella vita, ma anche massimo dirigente per la parte disciplinare della federazione del calcio mondiale.

Il premio fin dalle origini ha avuto cinque sezioni:

1° Istituzioni pubbliche e private,

2° Associazioni e Società Sportive,

3° Tecnici e Atleti,

4° Comunicatori,

5° Scuole.

 

La quinta sezione, reinserita dopo due anni, è dedicata alle scuole del Piemonte, di ogni ordine e grado, che abbiano realizzato negli ultimi due anni scolastici progetti sportivi nei quali a “vincere” siano stati anche i valori etici, il fairplay, il rispetto delle regole e la lealtà. Lo sport, insomma, come momento educativo, capace di valorizzare gli aspetti etici, oltre che come strumento per incrementare la pratica motoria e la cultura sportiva a tutto tondo.

Vi riconoscete nei valori di etica e sport? Avete realizzato un progetto scolastico che risponde a questi requisiti? E allora cosa aspettate? Avete ancora pochi giorni per partecipare al Premio!

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ECO&ECO 2014: NUTRIRE LA CITTA’, il 21 Novembre dalle 9.30 presso l’Ecofoyer

 

Si terrà venerdì 21 novembre, all’Ecofoyer-Casa dell’Ambiente, in corso Moncalieri 18, l’edizione 2014 di ECO&ECO, progetto ideato dall’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro onlus, realizzato con il contributo di Camera di Commercio di Torino, Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo e grazie al supporto di una ricca rete di partner comprendente associazioni di categoria, enti e università.

ECO&ECO, nell’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare indetto dalle Nazioni Unite, ha scelto quest’anno di focalizzarsi sul tema dell’agricoltura e apicoltura urbana e avrà per titolo Nutrire la città.

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Online, in consultazione gratuita, il nuovo numero di “il Pianeta azzurro”

Un’attività semplice e alla portata di tutti come lo snorkeling può trasformarsi in un’esperienza unica di arricchimento personale, formazione e divertimento.
L’educazione ambientale trova nello snorkeling uno strumento di grande efficacia che permette al grande pubblico di avvicinarsi alla natura, è il caso di dirlo, in punta di pinne!
Scoprite le attività e le novità nel campo dell’educazione ambientale legate allo snorkeling nel dossier n.2 di “il Pianeta azzurro”
Scaricate qui il PDF in consultazione gratuita