2012: tendenze e previsioni. E 12 cose da fare

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Come sarà il 2012? Le previsioni, ovviamente, si sprecano. Tra le tante, proviamo a vedere alcune che più riguardano comportamenti, tendenze, speranze e timori a cavallo tra ambiente, società, economia.

 

In generale, lo sappiamo, sarà un anno di recessione. La politica, lo dice anche il dipartimento ONU sugli affari economici e sociali (World Economic Situation and Prospects 2012. Global economic outlook), è paralizzata e non riesce a definire politiche internazionali coordinate. I problemi delle nazioni sviluppate rallentano la crescita dei paesi in via di sviluppo e di quelli “in transizione”, che resta comunque alta, ma per tutti il problema principale è quello della disoccupazione, soprattutto giovanile: il fabbisogno occupazionale, solo per ritornare alla situazione pre-crisi, è all’incirca di 70 milioni di posti di lavoro.
I prezzi di cibo e petrolio sono in crescita, i mercati e i tassi di cambio volatili. La crisi, insomma, potrebbe investire tutti, sviluppati e non sviluppati.

Comportamenti
Con consumatori diventati molto sensibili ai costi, l’attenzione dei produttori si rivolgerà verso prodotti e servizi più accessibile, dice la principale agenzia di marketing del mondo, la JWT, presentando le dieci grandi tendenze del 2012. Molte imprese inoltre cambieranno il loro modello, integrando temi sociali nelle loro strategie per creare valori condivisi.

Tra questi, secondo Trendwatching, il ritiro e riciclo dei propri prodotti da parte di marchi famosi, come Patagonia, Nike, Garnier, Dell.

I consigli migliori li dà però il Worldwatch Institute. Le dodici cose da fare nel 2012 sono: riciclare, spegnere la luce quando non serve, cambiare le lampadine a incandescenza con lampadine a basso consumo, bere acqua di rubinetto, abbassare il termostato, specie quando siamo fuori casa, sostenere le iniziative contro lo spreco di cibo, comprare prodotti locali, andare in bicicletta, passare al car sharing, piantare un giardino, farsi il compost da sé, ridurre il consumo di carne.

Se avete qualche soldo da investire, aggiungerebbe il Wuppertal Institut, investite in energie rinnovabili e prodotti finanziari sostenibili. Rivalutate le attività domestiche, gli hobby e il bricolage, non come un peso ma come un modo per autoprodurre oggetti e per sviluppare socialità.

Mario Salomone

03 gennaio 2012

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